Pochi giorni fa è stato annunciato che Harry Potter, in occasione del 20° anniversario dalla prima uscita, tornerà nelle sale dal 9 al 12 dicembre 2021. Una delle tante iniziative per celebrare il maghetto più famoso al mondo, ma non sono mancate le polemiche: ancora una volta, il motivo è J.K. Rowling.
Non sembra essersi placato infatti il sentimento di protesta e indignazione nei confronti dell’autrice e le sue frasi ritenute trasfobiche. La Rowling anni fa ha messo una serie di like e ha ricondiviso post in cui si affermava che il sesso fosse una cosa reale, inconfutabile e che quindi l’idea di una “donna trans” sarebbe in qualche modo lesiva della del concetto stesso di donna. Da anni è bersaglio delle feroci critiche ed è stata etichettata come Terf (trans-exclusionary radical feminist) e la questione è tornata in auge in Italia.
L’annuncio del ritorno nelle sale di Harry Potter e la Pietra Filosofale ha fatto insorgere molte persone, che da internet tornano a chiedere il boicottaggio del film. «Ieri tuttə incazzatə per l’affossamento del Ddl Zan, domani tuttə a vedere Harry Potter al cinema» è uno dei più ricondivisi ma anche criticati. «Il senso di spendere soldi per vedere harry potter al cinema e finanziare di conseguenza quella cessa transfobica esattamente qual è?», scrive un altro insultando l’autrice, senza forse sapere che la stessa ha ceduto i diritti dei film alla Warner Bros.
Il clima è teso e la polemica non va a senso unico: alle richieste di boicottaggio del film, perchè «Si tratta di prendere posizione contro comportamenti discriminatori, si tratta di difendere delle PERSONE», vanno contro tanti altri commenti di chi invece non collega insieme le due cose. Si legge: «Le cose non sono minimamente correlate. Se vado a vedere Harry Potter è perche mi piace il film e la trama, perché è un pezzo della mia infanzia e di certo non smetto di guardarlo solo per la Rowling, so distinguere la due cose. State facendo polemica a vuoto come sempre».
E ancora: «Praticamente dovremmo rinchiuderci in casa e non avere più nessun tipo di interazione con nessuno secondo questa teoria. Il mondo è pieno di persone come la Rowling. Che fa? Le ammazziamo?». Il parere più “rumoroso” è però quello che arriva dall’account di Giorgia Meloni, che cavalca la protesta e scrive: «Anche la Rowling colpita gratuitamente dal fanatismo del politicamente corretto. E adesso qualcuno vorrebbe boicottare il ritorno al cinema di Harry Potter. Chissà cosa ne penseranno i gestori dei cinema dopo che le loro sale sono state chiuse per mesi...».
Il tono della polemica è come sempre fuori da ogni possibilità dialettica e di confronto, ma non si scappa da una realtà: Harry Potter tornerà al cinema, migliaia di fan torneranno a guardarlo e le polemiche andranno sempre avanti. Fatto il misfatto.
Foto: Warner Bros.
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