Harry Potter, questa è l'unica morte per cui J.K. Rowling non chiederà mai scusa
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Harry Potter, questa è l’unica morte per cui J.K. Rowling non chiederà mai scusa

La tragica fine di questo amato personaggio fa ancora discutere i fan. Ma è anche l'unica di cui l'autrice non si è mai pentita

Harry Potter, questa è l’unica morte per cui J.K. Rowling non chiederà mai scusa

La tragica fine di questo amato personaggio fa ancora discutere i fan. Ma è anche l'unica di cui l'autrice non si è mai pentita

I protagonisti di Harry Potter

Nella sua serie fantasy, J.K. Rowling non è certo stata clemente con i “buoni”. A differenza di altre saghe, in Harry Potter i protagonisti non vengono mai del tutto risparmiati, e tra Fred Weasley, Silente, Dobby e molti altri, i fan dei libri e della serie di film hanno purtroppo avuto diversi momenti per piangere i loro personaggi preferiti.

Una delle morti che più hanno lasciato il segno è senza dubbio quella di Sirius Black, il padrino di Harry Potter. Ancora oggi, infatti, i fan sono spaccati tra chi capisce le ragioni di questa svolta nella trama, e chi invece sostiene che Rowling abbia usato troppa crudeltà verso il suo giovane protagonista. In effetti, il personaggio di Sirius rappresenta l’unico vero familiare rimasto al maghetto: figura paterna e amorevole confidente, è anche l’ultimo legame rimasto con i genitori scomparsi, un mentore e un modello da seguire. La sua scomparsa, insomma, è un colpo particolarmente duro sia per Harry che per i lettori.

Negli anni, J.K. Rowling si è detta spesso pentita di aver fatto morire determinati personaggi, ad esempio Fred o Remus Lupin, l’unico – a suo dire – che l’abbia commossa fino alle lacrime. La morte di cui non si è mai pentita, invece, è proprio quella di Sirius Black, avvenuta per mano di Bellatrix Lestrange. 

Già in un’intervista con la BBC del 2003 aveva affermato: «Ho scritto quella parte della storia, ed è definitiva. Il personaggio è definitivamente morto. Poi sono entrata in cucina piangendo e mio marito mi ha detto: “Che cosa diamine è successo?”, e io: “Ho appena ucciso quel personaggio”. Lui ha risposto: “Beh, non devi per forza”. Ma non funziona così. Quando stai scrivendo libri per bambini, devi essere un assassino senza pietà. Questa morte sconvolgerà i lettori. Ha sconvolto anche me. Sapevo che sarebbe successo, ma ho cercato di ignorare la cosa e fare finta di nulla fino a ora».

Insomma, nonostante alla scrittrice sia dispiaciuto dover prendere questa decisione, ha poi scelto di difenderla fino alla fine, considerandola fondamentale per lo sviluppo e la crescita del personaggio di Harry Potter. Senza questo passaggio, in poche parole, il maghetto non avrebbe abbracciato il suo destino e non sarebbe diventato un eroe.

Voi che ne pensate? Siete d’accordo con l’autrice su questa controversa morte, oppure no?

Fonte: CBR

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