In Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, il professor Remus Lupin insegna al giovane maghetto tutto ciò che c’è da sapere su uno degli incantesimi più potenti e difficili da lanciare: Expecto Patronum. L’incantesimo, com’è noto ai fan, evoca un Patronus, una forza energetica positiva in forma di animale, che tramite i ricordi felici dell’evocatore funge da protezione contro le creature oscure, come ad esempio i Dissennatori.
Ogni Patronus è unico come il suo creatore e assume la forma dell’animale che più gli è affine, rivelandoci anche qualcosa in più sulla sua personalità. Tuttavia, la magia è particolarmente complicata da eseguire e da mantenere attiva per molto tempo. Le regole sono chiare: per lanciare con successo l’incantesimo, è necessario pensare a un ricordo felice e concentrarsi sulla sensazione di serenità trasmessa da tale pensiero, mantenendo un particolare stato mentale.
Di conseguenza, è una credenza generale che solo coloro che sono puri di cuore siano in grado di lanciare l’Incanto Patronus. Un’idea alimentata ad esempio da personaggi come Piton, il cui uso dell’incantesimo è funzionale a far comprendere allo spettatore la sua vera natura. Tuttavia, la questione è più complessa di così. Nell’universo di Harry Potter, infatti, ci sono anche diversi personaggi malvagi in grado di utilizzare questa formula, come ad esempio Dolores Umbridge.
Occorre infatti ricordare che la chiave per l’evocazione sia esclusivamente un pensiero felice, il quale non corrisponde necessariamente a un momento moralmente buono. Ad esempio, in linea di massima una strega o un mago oscuro potrebbero anche usare come ricordo felice un momento in cui abbiano fatto del male a qualcuno. Più in generale, ci dice il Wizarding World, per chi utilizza la magia oscura potrebbe essere sufficiente la convinzione di essere nel giusto e la fiducia nelle proprie azioni, per quanto cattive esse siano.
Ciò significa forse che anche personaggi come l’acerrimo nemico di Harry Potter, Voldemort, potrebbero essere in grado di evocare un Patronus? Tecnicamente, la risposta è sì: non c’è nulla che sembri indicare diversamente, e di certo la difficoltà dell’incantesimo sarebbe insignificante per un mago come lui. Tuttavia, come affermato dalla stessa J.K. Rowling durante un Q&A del 2007, le streghe e i maghi oscuri generalmente non provano a evocare un Patronus in quanto non ne hanno bisogno. L’incantesimo, infatti, serve a difendersi proprio dalle creature con cui questi maghi si alleano, o che essi stessi hanno generato. Di conseguenza, anche se tecnicamente sarebbero in grado di padroneggiarlo, non sussiste alcun motivo per Voldemort o altri maghi oscuri per imparare a lanciare questa formula magica.
Se lui potesse, tuttavia, la sua forma animale sarebbe a dir poco scontata: un serpente! Siete d’accordo?
Fonte: Screen Rant
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