Ora è ufficiale. Dopo una riunione d’emergenza, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha espulso Harvey Weinstein dalla commissione che assegna ogni anno gli Oscar in seguito all’indagine resa pubblica dal New York Times nei giorni scorsi.
Accusato da decine di donne di molestie sessuali sul luogo di lavoro, il produttore era già stato licenziato dalla Weinstein Company, azienda fondata insieme al fratello Bob, e cacciato dalla commissione dei BAFTA.
Nel comunicato stampa che annuncia la decisione, l’Academy ha sottolineato come la decisione vada al di là del solo caso Weinstein: «Abbiamo votato per espellere Weinstein non solo per distaccarci da qualcuno che non merita il rispetto dei suoi colleghi, ma anche per mandare un messaggio che l’era dell’ignoranza consapevole e della vergognosa complicità per quanto riguardane i predatori sessuali e le molestie sul lavoro nella nostra industria è finita». Che si riferiscano a casi come Roman Polanski e Bill Cosby, che nonostante i loro comportamenti, fanno ancora parte del consiglio.
Lo stesso Weinstein è stato candidato all’Oscar due volte, come produttore di Shakespeare in Love e Gangs of New York, ritirando la statuetta insieme a Donna Gigliotti, Marc Norman, David Parfitt e Edward Zwick per il film di John Madden nel 1998. E numerosi dei suoi film sono stati candidati negli anni: 29 film prodotti dalla Miramax e dalla Weinstein Company sono stati nominati come Miglior Film (da ultimo Lion lo scorso anno).
Qui potete leggere il comunicato stampa per intero:
«Il consiglio dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences si è incontrato oggi per discutere le accuse contro Harvey Weinstein e più dei due terzi richiesti ha votato a favore della sua immediata espulsione dall’Academy. Non lo abbiamo fatto semplicemente per distaccarci da qualcuno che non merita il rispetto dei suoi colleghi, ma anche per mandare un messaggio che l’era dell’ignoranza consapevole e della vergognosa complicità per quanto riguardane i predatori sessuali e le molestie sul lavoro nella nostra industria è finita. Quello di cui stiamo parlando è un problema profondamente fastidioso che non ha posto nella nostra società. Il consiglio continua a lavorare per stabilire degli standard etici di condotta e ci aspettiamo che tutti i membri dell’Academy li rispettino».
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Fonte: Variety
Foto HP: Getty Images