«Ho rotto qualche schema? Ditemelo voi» Nanni Moretti presenta Mia Madre
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«Ho rotto qualche schema? Ditemelo voi» Nanni Moretti presenta Mia Madre

Arriverà nelle sale il prossimo 16 aprile in più di 400 copie l'ultimo film del regista di Habemus Papam

«Ho rotto qualche schema? Ditemelo voi» Nanni Moretti presenta Mia Madre

Arriverà nelle sale il prossimo 16 aprile in più di 400 copie l'ultimo film del regista di Habemus Papam

Si è tenuta oggi a Roma, al Cinema Nuovo Sacher – sala acquistata negli anni ‘90 dalla casa di produzione di Nanni Moretti, la Sacher Film – la conferenza stampa di Mia Madre (leggi la nostra recensione), ultimo film del regista.

A Milano la conferenza è proiettata in una sala del cinema Anteo, ed è come essere lì, anche se il regista non ne sembra molto convinto: «Dovrebbero esserci anche i giornalisti di Milano, ci sono? Non ho molta fiducia in questo genere di cose». Ma ci siamo e iniziano le domande.

In un film in cui la protagonista fa di mestiere la regista e facile vedere dei rimandi autobiografici, e lo conferma lo stesso Moretti: «C’è molto di me nel film . E c’è il mio modo di raccontare le cose, e come si è evoluto fino a qui. La morte della propria madre è un passaggio importante nella vita di ognuno. Mia madre è scomparsa mentre stavo montando Habemus Papa, ma parlarne mi imbarazza.»

Il protagonista del film è Margherita Buy, che interpreta una regista «mai davvero presente, sempre distratta» dice Moretti «Quando lavora pensa alla madre, quando è in ospedale pensa alla figlia.» E aggiunge: «Non ho mai pensato di recitare il ruolo principale. Fin dalla prima stesura del soggetto (scritto con Gaia Manzini, Valia Santella e Chiara Valerio ndr) ci siamo immaginati una donna come protagonista. Mi piaceva affidare delle caratteristiche di solito prettamente maschili a una donna.»

Interviene l’attrice: «Fare la regista è stato bellissimo e in alcune scene mi sono ispirata davvero a Nanni, con il quale è la terza volta che lavoro». «È vero – conferma sorridendo il regista -in alcune scene in cui era inca****a ho notato qualcosa di familiare

«Ma la cosa che mi è piaciuta di più” – conclude la Buy – è stato urlare ‘ciak’, e ‘azione’, ma soprattutto ‘stop’, lo stop ha un potere micidiale.»

Nel ruolo della madre morente c’è invece Giulia Lazzarini, grande attrice di teatro: «Non conocevo Nanni di persona prima di prendere parte al film; per chi fa molto teatro è difficile passare al cinema, perché i tempi non coincidono mai, ma dopo il primo incontro a base di the verde ho aspettato con fede che mi chiamasse, e così è stato.»

«Io invece sono arrivata al cinema e al film quasi per caso, mi hanno visto due osservatrici un giorno che sono arrivata a scuola in ritardo, poi ho incontrato Nanni, ed è stato tutto fantastico, ancora non ci credo” a parlare è Beatrice Mancini che ha solo 14 anni e molto in comune con la protagonista “Anche io vorrei il motorino e ho qualche problemino a scuola, anche se non il latino».

E il latino? Si potrebbe dire che è simbolo di cultura che sta scomparendo, che viene poi inscatolata per lasciare spazio a mensole vuote? Chiedono a Moretti. «No, non sono così pessimista».

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