Hollywood rafforza le misure di sicurezza dopo lo scherzo "Hollyweed" di capodanno
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Hollywood rafforza le misure di sicurezza dopo lo scherzo “Hollyweed” di capodanno

Mentre si cerca l'autore dell'atto pro legalizzazione della marijuana, la Hollywood Sign Trust pensa a importanti miglioramenti ai sistemi precauzionali

Hollywood rafforza le misure di sicurezza dopo lo scherzo “Hollyweed” di capodanno

Mentre si cerca l'autore dell'atto pro legalizzazione della marijuana, la Hollywood Sign Trust pensa a importanti miglioramenti ai sistemi precauzionali

Chi abbia architettato lo scherzo di capodanno per cambiare l’iconica insegna di Hollywood in “Hollyweed” a favore della legalizzazione della marijuana resta ancora un mistero, ma quel che è ormai certo è la decisione della Hollywood Sign Trust (organizzazione no-profit che supervisiona il logo) di rafforzare le misure precauzionali per evitare altri eventi simili.

Il Presidente della HST, Chris Baumgart, ha infatti rivelato all’Hollywood Reporter: «Il sistema di sorveglianza dell’Hollywood Sign è in continua evoluzione, ma un incidente come quello verificatosi domenica mattina ci mostra le falle dove apportare necessari miglioramenti. Lo scherzo di capodanno non fa eccezione, quindi ci sarà una stretta alle misure di sorveglianza per evitare altri visitatori indesiderati in futuro. Non si tratta solo di evitare scherzi o sconfinamenti vari, ma la nostra priorità è mantenere sicuro il quartiere e possibili intrusi, dato che salire sulla scritta è davvero pericoloso, per non parlare poi dell’attraversamento dell’insidiosa collina che la ospita».

Vi ricordiamo che uno scherzo praticamente identico è avvenuto anche nel 1976, quando l’allora studente Daniel Finegood e altri tre amici misero in scena un “progetto artistico” per la Cal-State Northridge. Quando il figlio dell’autore, Matthew Finegood, ha visto lo scherzo, ha subito pensato alle azioni del padre, dichiarando all’Hollywood Reporter: «L’aveva pianificato a dovere. Era fermamente convinto che non si trattasse di un semplice scherzo: credeva fosse l’arte a dare un importante messaggio di solidarietà al mondo».

Fonte: THR

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