Come anticipato qualche giorno fa sul suo blog, George R.R. Martin è pronto a svelare tutti gli “errori” di House of the Dragon, mettendoli in relazione con il suo Fuoco e Sangue. Lo ha fatto partendo da una scena assai discussa dagli spettatori della seconda stagione della serie HBO.
Prima di discutere quello che ha definito un “effetto farfalla” imminente, Martin si è soffermato su un’uccisione particolarmente controversa della seconda stagione. Il primo episodio di House of the Dragon 2 ha introdotto numerosi eventi significativi, tra cui l’omicidio del giovane principe Jaehaerys per mano di Blood (Sam C. Wilson) e Cheese (Mark Stobbart). Martin ha osservato nel suo blog che molti lettori del libro, affezionati a Fuoco e sangue, hanno trovato la scena deludente. Per chi invece è nuovo della saga, la decapitazione del futuro Re è risultata “un vero e proprio pugno allo stomaco, tragica e orribile”. Martin, noto per le sue opinioni forti, ha dichiarato: «Mi sono trovato d’accordo con entrambe le parti».
Il romanziere ha sottolineato le differenze tra il libro e la serie, in particolare il fatto che Aegon (Tom Glynn-Carney) e Helaena (Phia Saban) abbiano un terzo figlio, Maelor, che non è ancora comparso nella serie e probabilmente non apparirà. Spiegando come le scene si confrontano tra schermo e libro, Martin ha detto:
«Blood taglia la testa del principe Jaehaerys. Ci viene risparmiata la visione di questa scena; è sufficiente un effetto sonoro. (Nel libro, gli taglia la testa con una spada)». Ha aggiunto che «il libro è più forte» e ha approfondito il suo punto di vista:
«I due assassini sono più crudeli nel libro. Ho pensato che gli attori che hanno interpretato gli assassini nello show fossero eccellenti… ma i personaggi sono più crudeli, più duri e più spaventosi in Fuoco e sangue. Nella serie, Blood è un mantello d’oro. Nel libro, è un ex mantello d’oro, privato della sua carica per aver picchiato a morte una donna».
Alla fine, sembra che Martin stia riconoscendo la qualità della rappresentazione della scena nella produzione, anche se afferma che il materiale cartaceo è decisamente più cruento. Un classico di Martin, che spiega perché continuiamo ad amarlo.
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Foto: Jeff Kravitz/FilmMagic for HBO
Fonte: GeorgeRRMartin.com
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