Una delle domande centrali nella seconda stagione di House of the Dragon riguarda proprio la natura della relazione tra un drago e il suo cavaliere. Se inizialmente solo i nobili discendenti di casa Targaryen sembrano poter domare una delle leggendarie bestie alate, a loro assegnata fin dall’infanzia, prima ancora che il suo uovo si schiuda, nel corso della serie scopriamo che altri uomini e donne potranno effettivamente essere scelti anche tra i draghi considerati selvaggi. E la scelta resta comunque della bestia, la quale per ragioni apparentemente misteriose sceglie di sottomettersi solo a uno (o una) tra i pretendenti, bruciando tutti gli altri.
Una delle fondamentali intuizioni di Rhaenyra (Emma D’Arcy), che si rivelerà determinante per l’esito della guerra civile che vede contrapposti i clan dei Verdi e i Neri, sarà proprio reclutare nuovi cavalieri di draghi anche tra il popolo, nello specifico tra i figli illegittimi della sua casata. Molti spettatori a questo punto si sono posti la domanda fatidica: perché i draghi scelgono un pretendente? E questi deve avere necessariamente sangue Targaryen?
La risposta sembra apparentemente negativa, già che anche Addam di Hull (Clinton Liberty), per sua stessa grande sorpresa, sarà scelto da un drago come suo solo e unico cavaliere. Benché Rhaenyra creda si tratti solo di un umile carpentiere navale al soldo di Corlys Velaryon (Steve Toussaint), la pretendente al Trono di Spade non sa ancora che il giovane è in realtà uno dei suoi figli illegittimi. E questo sembra condurci alla definitiva risposta al nostro quesito.
Per essere scelti come cavalieri di draghi, sembrerebbe chiaro sia necessario possedere antico sangue valiriano, il che allargherebbe il campo non solo ai discendenti della famiglia Targaryen ma anche ai Velaryon. Questo potrebbe spiegare anche perché altri pretendenti comunque imparentati con i Targaryen non sarebbero stati scelti. I draghi riconoscerebbero solo chi discenda direttamente dalle famiglie che hanno popolato le origini del mondo di Westeros, tanto da comprendere solo i comandi espressi nell’antica lingua dei padri. E secondo questa teoria, i draghi stessi possiederebbero l’antico sangue valiriano, riconoscendo come loro ancestrali alleati coloro che lo sono sempre stati, fin dalla notte dei tempi.
La seconda stagione di House of the Dragon, ora interamente disponibile su Sky e Now Tv, rispetto al romanzo Fuoco e Sangue di George R.R. Martin ha per altro eliminato il personaggio di Nettles, in parte assorbito da quello di Rhaena Targaryen (Phoebe Campbell): unica figura tra i cavalieri di draghi a provenire davvero dal popolo, per quanto forse legata ai Velaryon da un’antica discendenza. Gli autori hanno deciso di aggirare il mistero sulle sue origini, riservando solo a personaggi certamente in possesso di antico sangue sangue valiriano l’onere e l’onore di essere scelti da un drago.
E voi cosa ne pensate? Avete apprezzato il finale della seconda stagione di House of the Dragon? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, nei commenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA