House of the Dragon, ecco perché la “lentezza” della seconda stagione è un vantaggio
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House of the Dragon, ecco perché la “lentezza” della seconda stagione è un vantaggio

Secondo lo showrunner della serie HBO, il pubblico dovrebbe essere felice di questa scelta e capirne le potenzialità

House of the Dragon, ecco perché la “lentezza” della seconda stagione è un vantaggio

Secondo lo showrunner della serie HBO, il pubblico dovrebbe essere felice di questa scelta e capirne le potenzialità

Una scena di House of the Dragon 2

Ryan Condal, showrunner di House of the Dragon, è consapevole che alcuni fan siano rimasti delusi dal finale della seconda stagione, in gran parte privo di azione, ma ci tiene a tranquillizzare gli spettatori: la Battaglia del Condotto arriverà e tutta la “lentezza” di questa stagione varrà l’attesa.

Durante un Q&A virtuale con la stampa lunedì, il giorno dopo la messa in onda dell’attesissimo finale della seconda stagione, la moderatrice Joanna Robinson ha chiesto a Condal perchè la battaglia navale tra le più sanguinose nella storia di Westeros non sia stata inclusa in questa stagione. Effettivamente, il web sembra essersi scatenato di fronte a un episodio conclusivo praticamente privo di azione, soprattutto se paragonato al finale della prima stagione, che ha visto il drago Vhagar di Aemond uccidere Lucerys e il suo drago Arrax. Una svolta deludente, che ha disatteso le aspettative di fan e critici portando ad etichettarlo come un epilogo anticlimatico.

Da parte sua, lo showrunner si è preso tutto il tempo necessario per rispondere alla domanda, evidenziando le sfide che comporta la realizzazione di una produzione a grande budget come House of the Dragon, anticipando inoltre ciò che i fan possano aspettarsi dalla terza stagione.

«Voglio dire, una delle sfide del fare televisione su qualsiasi scala, anche su questa scala, che sembra essere quella del tempo e delle risorse infinite, non è mai così. Nessuno ha tempo e risorse infinite – ha esordito Condal -. Come showrunner, ti trovi sempre nella posizione di dover bilanciare la narrazione e le risorse che hai a disposizione per raccontare quella storia, e inizi anche a pensare – e una delle cose che è entrata in gioco nella seconda stagione – è: qual è la destinazione finale di questa serie e dove stiamo andando? E penso che sia stata una combinazione di fattori che ci ha portato a riequilibrare la storia, sapendo dove stiamo andando e qual è il punto di arrivo, in modo tale da avere altre tre grandi stagioni televisive per completare e raccontare questa storia».

Ha poi sottolineato che la serie richiede «un’enorme quantità di risorse» e ha definito la Battaglia di Gullet uno degli eventi d’azione più attesi di tutto Fuoco e sangue. Ha aggiunto che il team sta «cercando di dargli il tempo e lo spazio che merita. E ovviamente, come chiunque abbia visto il finale [sa], ci stiamo arrivando».

«Quell’evento si verificherà a breve in termini di narrazione in “House of the Dragon”. E dovrebbe essere, sulla base di ciò che sappiamo ora, la cosa più grande che abbiamo realizzato fino ad oggi- ha detto -. E volevamo avere il tempo e lo spazio per farlo a un livello tale da emozionare e soddisfare i fan come merita. E volevamo anche creare un po’ di attesa».

«La squadra che abbiamo messo insieme ci permetterà di ottenere una grande vittoria con la Battaglia di Gullet in futuro. Lo show è così complesso che stiamo realizzando diversi lungometraggi ad ogni stagione, quindi mi scuso per l’attesa – ha concluso -. Ma mi limiterò a dire che, se Rook’s Rest e Red Sowing sono un’indicazione, la squadra che abbiamo messo insieme, in futuro, con la Battaglia di Gullet, ci farà ottenere un’incredibile vittoria».

Condal si riferisce, ovviamente, a due degli eventi più apprezzati di House of the Dragon nella seconda stagione: Rook’s Rest, l’enorme battaglia con i draghi dell’episodio 4, e La semina rossa, il penultimo episodio che ha visto la comparsa di tre nuovi cavalieri dei draghi.

Se può essere di qualche consolazione ai fan della serie fantasy, le dichiarazioni di Condal sembrano confermare che la Battaglia del Condotto verrà rappresentata nella maniera epica che si merita nel corso dell’annunciata terza stagione, che entrerà in produzione all’inizio del prossimo anno. Proprio ieri, è arrivata la notizia che House of the Dragon terminerà con la quarta stagione, rendendo così noti i piani per il futuro dello show prequel di Game of Thrones.

Cosa ne pensate? Avete percepito anche voi la “lentezza” di questa stagione? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: IGN

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