Come Il trono di spade, lo spin-off House of the Dragon si concentra su intrighi e conflitti tra le nobili famiglie di Westeros. Al centro della narrazione c’è la famosa Danza dei Draghi, una faida interna alla famiglia Targaryen che ha visto protagoniste due fazioni contrapposte: i Neri, sostenitori di Rhaenyra Targaryen, e i Verdi, fedeli invece ad Alicent Hightower.
Nonostante la serie cerchi di dare uno spazio equo a entrambi i gruppi, non sono pochi i fan che durante la messa in onda degli episodi hanno lamentato un presunto “favoritismo” degli showrunner nei confronti di Rhaenyra e della sua fazione. Benché la regina Targaryen sia la protagonista della storia, nella concezione originale di George R.R. Martin non si tratta certo di un’eroina, e l’impressione di alcuni lettori è che lo show l’abbia forse addolcita un po’ troppo, esaltandone soltanto i lati positivi.
Nel romanzo originale da cui House of the Dragon è tratta, Rhaenyra Targaryen è infatti un personaggio molto più spietato, oltre che moralmente complesso. Lo dimostra ad esempio l’episodio in cui ordina al marito Daemon di uccidere Vaemond Velaryon, soltanto perché la sua presenza avrebbe minacciato l’ascesa del figlio Lucerys come governante di Driftmark. Inoltre, nei romanzi la principessa e futura regina non dimostra alcuna pietà né compassione nei confronti dei Verdi, men che meno nei confronti della matrigna Alicent. Nella serie, invece, gran parte della sua storyline vuole dimostrare la sua riluttanza a entrare in guerra: in moltissime sequenze, Rhaenyra si oppone al suo concilio ristretto, formato interamente da uomini che vorrebbero usare la violenza contro i suoi nemici. Tutto sembra volgere verso la guerra, ma viene ampiamente messo in chiaro che la regina sia fermamente contraria.
La questione è invece più complessa se consideriamo il personaggio di Daemon Targaryen, che nello show viene rappresentato come una sorta di “principe maledetto” e moralmente ambiguo. Nel romanzo, nonostante abbia del risentimento nei confronti del fratello Viserys, Daemon non desidera mai realmente il trono, anzi sostiene in tutto e per tutto la causa di Rhaenyra, non dubitando mai della sua alleanza. Nella serie, invece, è stato introdotto un conflitto tra i due, generato dalle insicurezze e dalle personali ambizioni di Daemon. Ci sono, tuttavia, anche sequenze che sembrano “assolverlo”, proprio come con Rhaenyra: una su tutte, il fatto che assoldi Sangue e Formaggio per uccidere Aemond, e non i principini figli di Aegon, che rimangono coinvolti nell’omicidio solo per una casualità.
Insomma, House of the Dragon parteggia quindi per i Neri? Potrebbe esserci del vero, considerato che Rhaenyra ricopre la figura di protagonista principale. Ma, per par condicio, è anche vero che la stessa Alicent è un personaggio ben diverso da quello del romanzo di Martin. La sua amicizia con Rhaenyra è infatti una creazione originale della serie: nel libro, Alicent è rappresentata come la tipica matrigna calcolatrice e assetata di potere, che farebbe qualunque cosa pur di vedere il figlio sul trono al posto della rivale. Nella serie, invece, si tratta di un personaggio con molte sfumature, senza contare il fatto che viene manipolata dal padre Otto fin da quando è ragazzina affinché entri nelle grazie del re Viserys.
Che ne pensate, dunque? Anche secondo voi gli autori di House of the Dragon stanno facendo favoritismi, oppure tutto sommato si tratta soltanto di riletture legittime dei personaggi originali?
Fonte: GameRant
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