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House of the Dragon, Matt Smith era dubbioso sulla serie: «Non sarà mai come Game of Thrones»

Mentre aspettiamo l'uscita della nuova stagione, l'interprete di Daemon Targaryen rivela i dubbi che lo hanno frenato prima di accettare il ruolo

House of the Dragon, Matt Smith era dubbioso sulla serie: «Non sarà mai come Game of Thrones»

Mentre aspettiamo l'uscita della nuova stagione, l'interprete di Daemon Targaryen rivela i dubbi che lo hanno frenato prima di accettare il ruolo

daemon targaryen nel banner di House of the Dragon

La cruenta guerra tra il clan dei Verdi guidato da Alicent Hightower (Olivia Cooke) e quello dei Neri di Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) sta per entrare nel vivo con la seconda stagione di House of the Dragon, che debutterà dal 17 giugno 2024.

Tra i personaggi che i fan non vedono l’ora di ritrovare c’è sicuramente il ribelle Daemon Targaryen, che nel finale della prima stagione si è mostrato più tormentato e risoluto che mai, diviso tra la sua sete di vendetta che lo spinge alla guerra e la sua lealtà verso la sposa Rhaenyra. Il fascino del personaggio, sicuramente uno dei preferiti degli spettatori, è dovuto in gran parte all’attore Matt Smith – che però ha recentemente rivelato di aver rischiato di non accettare il ruolo!

Intervistato da Variety, Smith, noto soprattutto per Doctor WhoThe Crown, ha svelato di essere stato particolarmente scettico riguardo House of The Dragon, e di aver comunicato tutti i suoi dubbi ai creatori Ryan Condal e Miguel Sapochnik durante la sua prima audizione. A preoccuparlo non erano tanto i tratti controversi del suo personaggio, bensì l’incertezza sulla risposta del pubblico.

«Ciò che mi preoccupava è che questa storia è già stata raccontata. Questa è la prima cosa che gli ho detto. Il pubblico è cambiato, è cambiato il modo in cui si consumano i contenuti televisivi. Sembra che il mercato sia saturo, si stia ripiegando su sé stesso e stia diventando obsoleto», ha spiegato l’attore.

Smith si riferisce ovviamente alla popolarità di Il trono di spade, la serie madre di cui House of the Dragon è uno spin-off. In effetti, quella di Game of Thrones sembra ormai un’altra epoca della televisione, peraltro terminata con un finale tra i più controversi in assoluto della storia della serialità, cosa che – pensava Smith – avrebbe portato il pubblico a disinteressarsi alla storia della famiglia Targaryen.

«Il paragone tra le due serie era inevitabile. In un certo senso sono stato fortunato, perché ho già vissuto una cosa simile con Doctor Who. Ma in questo caso, non sarà mai più possibile ricreare il fenomeno di Game of Thrones, l’amore e l’affetto degli spettatori e la grandezza che ha raggiunto quello show. House of the Dragon non sarà mai così, perché quello è stato un caso più unico che raro», ha dichiarato l’interprete di Daemon.

In ogni caso, le sue preoccupazioni sono state ampiamente smentite dai consensi registrati dalla serie, sia in termini di ascolti che di critica. Appuntamento dunque a giugno per ritrovare Matt Smith e il suo personaggio nel primo episodio della seconda stagione, che porterà il titolo di Son for a SonUn figlio per un figlio.

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