House of the Dragon: pro e contro di Un figlio per un figlio. I voti semiseri alla 2x01
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House of the Dragon: pro e contro di Un figlio per un figlio. I voti semiseri alla 2×01

Con la seconda stagione torna anche l'appuntamento con il meglio e il peggio di ogni episodio. Bentornati a Westeros!

House of the Dragon: pro e contro di Un figlio per un figlio. I voti semiseri alla 2×01

Con la seconda stagione torna anche l'appuntamento con il meglio e il peggio di ogni episodio. Bentornati a Westeros!

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Con l’arrivo della seconda stagione di House of the Dragon, torna anche l’appuntamento settimanale di Best Movie con il commento e i voti semi-seri al meglio e al peggio di ogni puntata. Seguiteci e nel frattempo potete recuperare a QUESTO LINK tutti gli articoli della rubrica sulla prima stagione.


Bentornati a Westeros! Dopo quasi due anni di attesa, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, è arrivata la prima puntata della seconda stagione di House of the Dragon e non potevamo che buttarcisi sopra come un drago su una malcapitata pecora al pascolo per i Sette Regni. Si riparte da dove ci eravamo lasciati: la brutale uccisione di Lucerys Velaryon, figlio di Rhaenyra e di [TIZIO MORTO MALE N.45] è la goccia che fa traboccare il vaso, i Neri sono pronti a scendere in guerra e i Verdi si rendono conto di aver leggerissimamente sbagliato approccio alla tornata elettorale, finendo con l’ottenere un tasso di gradimento inferiore a quello di Stati Uniti d’Europa e Matteo Renzi alle ultime Europee. Il voto generale alla puntata è un 7 pieno anche se assomiglia sempre più ad una soap opera con una generosa dose di incesti, ma passiamo alle singole chicche del primo episodio dall’Hammurabico titolo “Un figlio per un figlio“.

L’episodio non inizia ad Approdo del Re o a Roccia del Drago, ma nel finora dimenticato e sempre freddo Nord. Finalmente ritroviamo la Barriera di Milano Est e il clan degli Stark, grandi assenti nella prima stagione. Che l’intera prima scena serva a riconquistare i nostalgici di Ned Stark e del Trono di Spade lo rende palese l’indicazione di casting dietro alla scelta di Tom Taylor come Cregan Stark: «Come Sean Bean, ma peggio». Sembra uscito dritto dal meme “Quando lo ordini su Internet vs quando ti arriva a casa” ma se gli tiri la cordicella sulla schiena usa le stesse frasi, come un burbero e infreddolito Woody di Toy Story: «L’inverno sta arrivando», «Il Nord non dimentica», «Ho un serpente nello stivale…». Lo sappiamo, ma grazie. Voto 4 al Ned Stark preso su Temu.

Dal freddo della Barriera ai bollenti spiriti che animano le sale della Fortezza Rossa. Ritroviamo infatti la regina madre Alicent Hightower (Olivia Cooke) intenta a farsi dare piacere orale da… no, non è possibile: SIR CRISTON COLE! Il Cavaliere (interpretato da Fabien Frakel) con più santi in paradiso che espressioni facciali, l’uomo al quale è consentito picchiare, squartare, smembrare, scotennare e fare il solletico sotto i piedi senza alcun tipo di conseguenza. È la personificazione del white privilege, in sostanza. Voto 1 alla sua simpatia, ma 10 al suo straordinario sindacato.

A proposito di simpatia, riecco anche Re Aegon Targaryen Secondo del suo Nome e bla bla (Tom Glynn-Carney). Curiosa l’evoluzione del contendente di Joffrey Baratheon per il titolo di Teenager più stron*o dei Sette Regni: alterna momenti simpatici come “Porta tuo figlio al lavoro” ad altri in cui vorresti prenderlo a sberle a due a due fin quando non diventano dispari, ma quantomeno cerca di gestire il suo regno meglio di come molti portano avanti una partita a The Sims. Voto 6, almeno ci prova a non fare proprio proprio sempre schifo.

Oltre al ritorno del Signore dei Sussurri Peppe Fetish/Larys Strong e ai toccanti momenti che hanno per protagonista Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) e il suo lutto, la prima puntata della seconda stagione di House of the Dragon era particolarmente attesa perchè come anticipato avrebbe messo in scena uno degli eventi più drammatici della guerra fratricida avvenuta circa 200 anni prima del Trono di Spade. Il titolo originale della puntata è Blood and Cheese, nomi dei due personaggi mandati ad uccidere Aemond Targaryen ma che invece si “accontentano” di staccare la testa al figlio maschio di Re Aegon, giusto per calmare le acque e distendere gli animi… Gli ultimi minuti sono tutti dedicati a loro, alla versione fantasy di Gaspare e Orazio della Carica dei 101. Il livello di acume è lo stesso: ci illudono di essere dei geni mancati quando svelano il bluff di Helaena, salvo poi lasciarsela allegramente sfilare alle spalle. Voto 2, Crudelia De Mon sarà molto arrabbiata.

Appuntamento quindi a settimana prossima per il commento e i voti semi-seri alla seconda puntata di House of the Dragon. A voi è piaciuto questo primo episodi? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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