Hugo Cabret
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Hugo Cabret

Martin Scorsese ci “costringe” a indossare gli occhialini 3d per ammirare la sua prima favola fantasy: un omaggio alla settima arte

Hugo Cabret

Martin Scorsese ci “costringe” a indossare gli occhialini 3d per ammirare la sua prima favola fantasy: un omaggio alla settima arte

«E’ come L’isola che non c’è, L’isola del tesoro e Il mago di Oz messi insieme» dice a un certo punto Isabelle (Chloë Moretz). Non a torto, perché Hugo Cabret, oltre a essere il primo esperimento 3D di Martin Scorsese, è soprattutto una favola. Che ci riporta nella Parigi anni Trenta, tra i binari della stazione, dove Hugo, rimasto orfano, vive insieme a un automa lasciatogli in eredità dal padre (Jude Law). All’apparenza un inutile ometto di ferro, in realtà una misteriosa creatura che aspetta solo che qualcuno penetri il suo cuore per prendere vita. E trascinare il suo piccolo padrone in un’avventura magica. Complice l’incontro con una ragazza eccentrica (la Chloë Moretz di cui sopra) e con un bizzarro signore che di nome fa George Méliès (lo interpreta Ben Kingsley), commerciante di giocattoli e dolciumi per professione e precursore del cinema fantastico per passione. Martin Scorsese si ispira al racconto di Brian Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, per costruire una riflessione poetica e appassionata sulla storia del Cinema e sul potere dell’immaginazione. Uno sguardo al passato attraverso gli occhiali (3D) del presente per tornare bambini e continuare a sperare nel lieto fine, al cinema come nella vita.

dal 3 febbraio

(Hugo, Usa 2011)
Regia: Martin Scorsese
Interpreti: Ben Kingsley, Jude Law, Johnny Depp, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloë Moretz
Trama: Hugo è un orfano che vive tra i binari della stazione fino a quando l’incontro con un misterioso giocattolaio lo coinvolge in una magica avventura.
Genere: fantasy
Durata: 125′

Da vedere perché: per scoprire se anche questa storia ha un lieto fine e vedere uno Scorsese inedito alle prese con il 3D. E con le favole…

La scheda del film è pubblicata su Best Movie di febbraio a pag. 92

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