Nell’universo narrativo creato dalla scrittrice Suzanne Collins, le regole degli Hunger Games sono molto chiare. Ogni anno, la nazione totalitaristica di Panem organizza una competizione nella quale i concorrenti (detti “tributi”), estratti a sorte tra tutti gli adolescenti residenti nei dodici distretti, combattono fino all’ultimo sangue. Al termine dei giochi rimane un solo sopravvissuto, che viene proclamato vincitore e riceve una serie di onori per sé e per la propria famiglia.
Ma vi siete mai chiesti cosa succederebbe se infine i tributi morissero tutti?
Questa eventualità non viene mai raccontata nella saga di Hunger Games. La probabilità di certo non è nulla: oltre a combattere tra di loro, nell’arena i tributi devono affrontare trappole e creature ibride di ogni tipo, progettate e scatenate dagli Strateghi a favore dell’intrattenimento del pubblico a casa. Alla fine, di solito, rimangono soltanto due contendenti che si affrontano in un duello mortale da cui emerge il vincitore. Ma d’altra parte, non è del tutto impossibile che si feriscano mortalmente a vicenda.
Né la scrittrice né i film hanno mai contemplato la situazione: per quello che ne sappiamo, non c’è mai stata un’edizione degli Hunger Games priva di vincitore. Per questo, i fan hanno sviluppato diverse teorie che spiegano come mai la possibilità sia piuttosto remota.
Innanzitutto, occorre ricordare che i giochi sono strettamente pilotati e controllati da Capitol City, in quanto si tratta fondamentalmente di un reality show per il pubblico di Panem. La storia di Katniss e Peeta nel primo film ne è la prova: quando i due decidono di simulare un suicidio pur di non assassinarsi a vicenda, gli Strateghi, che non possono privare il popolo di un vincitore, annunciano – con il disappunto del presidente Snow – la vittoria di entrambi. Di certo, quindi, Capitol City si assicurerebbe in qualche modo di avere infine un tributo da proclamare vittorioso.
Ci sono poi altre azioni che il regime potrebbe adottare in caso di “accidentale” morte di tutti i contendenti. La prima sarebbe cercare di rianimarlo, potendo contare (a differenza dei distretti) su tecniche mediche e scientifiche di livello molto avanzato. Se questo non fosse possibile, potrebbero mentire davanti alle telecamere prendendo un individuo somigliante e modificandolo per farlo passare per il presunto vincitore: dopotutto, a Capitol City la chirurgia estetica e gli interventi di modifica della voce e dei connotati sono all’ordine del giorno.
L’ultima spiaggia, se messi alle strette dalle circostanze, potrebbe infine essere quella di donare i privilegi e le ricchezze del premio alla famiglia del “quasi vincitore”, una mossa di propaganda che di certo aumenterebbe la reputazione della Capitale.
Che ne pensate? Secondo voi cosa succederebbe nell’universo di Hunger Games se si avverasse questa circostanza?
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