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Hysteria

Un manifesto di emancipazione femminile attraverso la storia della nascita del vibratore, condito da tagliente humour inglese al 100%

Hysteria

Un manifesto di emancipazione femminile attraverso la storia della nascita del vibratore, condito da tagliente humour inglese al 100%

Londra, fine Ottocento. Metà delle donne della città è affetta da un disturbo nevrotico a cui la psichiatria dà il nome di isteria. Le signore che ne soffrono accusano irritabilità, depressione e angoscia. Alcuni medici si sono così specializzati nel massaggiare le parti intime delle pazienti, provocando in loro “benefiche” reazioni di parossismo. Un giovane dottore (Hugh Dancy), assunto nello studio di un veterano psichiatra (Jonathan Pryce), si specializza – non senza imbarazzo – nella “cura manuale”, fino a che un geniale amico (Rupert Everett) brevetta per lui un attrezzo elettrico che lo possa sostituire (l’antesignano del vibratore). Tania Wexler ci regala un film in costume che usa la nascita del vibratore come pretesto per mettere in piedi una commedia romantica, molto divertente e dai toni leggeri, e che – a dispetto del tema – non scade mai nel volgare. Il film, al contempo, è anche un manifesto di emancipazione femminile, suffragato dal personaggio di una radiosa Maggie Gyllenhaal, femminista ante litteram che reclama la propria indipendenza in società e in amore.

dal 24 febbraio

(Id., Gb 2011)
Regia: Tania Wexler
Interpreti: Hugh Dancy, Maggie Gyllenhaal, Jonathan Pryce, Rupert Everett
Trama: Uno studio medico londinese cura le donne “isteriche” con un massaggio manuale al clitoride, fino all’arrivo di un attrezzo elettrico, antesignano del vibratore.
Genere: commedia
Durata: 100′

Da vedere perché: per assistere a una commedia inglese in costume, che ci accompagna sui primi passi dell’emancipazione femminile.

La scheda del film sarà pubblicata su Best Movie di marzo

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