Quali sono i migliori film del 21esimo secolo? A rispondere alla difficile domanda sono i critici del Guardian, che per l’occasione hanno stilato una classifica dei 100 lungometraggi più belli tra quelli usciti dal 2000 ad oggi, spaziando chiaramente tra vari generi e paesi.
In cima alla top 100 troviamo troviamo Il petroliere di P.T Anderson, acclamato film del 2007 che ha dato a Daniel Day-Lewis il suo secondo Oscar come Miglior Attore Protagonista. «Daniel Day-Lewis ci regala quella che è forse la sua più grande performance, di sicuro la più esotica, nei panni di un petroliere d’inizio 20esimo secolo che guadagna una colossale ricchezza senza ricavarci mai il minimo piacere», scrive il Guardian.
Medaglia d’argento a 12 anni schiavo di Steve McQueen, intenso dramma del 2013 – vincitore di 3 Oscar tra cui quello per il Miglior Film – che ha lanciato la carriera di due interpreti in stato di grazia come Chiwetel Ejiofor e Lupita Nyong’o, mentre al terzo posto troviamo invece Boyhood, film che Richard Linklater ha girato nell’arco di 12 anni seguendo la crescita fuori e dentro lo schermo del suo protagonista Ellar Coltrane.
Il primo film italiano in lista lo troviamo alla 17esima posizione, ed è La grande bellezza di Paolo Sorrentino, descritto come «una bellissima lettera d’amore nei confronti di Roma». Fuocoammare, documentario di Gianfranco Rosi, è invece 53esimo, Lazzaro felice di Alice Rohrwacher 65esimo, La stanza del figlio di Nanni Moretti 83esimo, e – ultimo titolo italiano in classifica (se si esclude Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, che vanta dalla sua un cast internazionale) – Gomorra di Matteo Garrone 88esimo.
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