Il week end che va dal 6 al 9 febbraio si presenta molto allettante e con un bottino di film che può soddisfare tutti i palati. Partiamo dalla cinefilia nuda e pura: questo fine settimana escono due chicche direttamente travasate dal cartellone di Cannes 2013, A proposito di Davis dei fratelli Coen (leggi la nostra recensione dall’ultimo Festival di Cannes) e All is Lost con Robert Redford (leggi la nostra recensione dall’ultimo Festival di Cannes). Qualcuno sostiene che il primo sia il solito film dei Coen riaggiornato e non è affermazione cui si possa obiettare del tutto, perché i leit motiv del loro cinema ci sono tutti. E nello stesso tempo si distingue dal resto della loro filmografia per una bellezza scabra e patinata insieme che ha che vedere con la materia stessa di cui è fatto questo sogno specifico: la musica.
Raccontare l’era pre-Dylan, srotolando l’educazione sentimental-artistica di Llewyn Davis – cantante folk nudo e puro, selvatico e indisponente come solo i veri artisti sanno essere – è l’atto più intimo e autobiografico che i fratelli di Minneapolis potessero compiere. Perché raccontare Davis significa mettere a nudo loro stessi, la propria poetica, la propria incapacità sistematica a scendere a patti con i gusti del pubblico o le ruffianerie dell’industria. Inside Llewyn Davis è la ballata nostalgica di un’Età dell’innocenza che non tornerà più, nonché un film di grandi attori (in primis la scoperta Oscar Isaacs e il grande John Goodman, ma anche Justin Timberlake e Carey Mulligan), che hanno saputo incantare la platea di Cannes.
Missione riuscita anche a Robert Redford con All is Lost – Tutto è perduto. Un One Man Show drammatico sconfinante nel survival horror che si sublima in epopea. Redford è l’unico elemento umano al centro di una tempesta perfetta fatta di vento , raffiche di pioggia, onde sovrumane. Un grande faccia a faccia tra Uomo e Natura che, pur senza dialoghi, tiene inchiodati alla poltrona. Entrambi i film, quello dei Coen e quello di J.C. Chandor, sono stati ingiustamente ignorati dall’Academy quest’anno: qualche nomination in meno ad American Hustle a favore di questi due film a loro modo epici sarebbe stata più che giustificata.
Direttamente catapultato dagli anni ’80 si presenta al cinema anche Robocop (leggi la nostra recensione), total reboot del classico di Paul Verhoeven. La tuta è diversa, nera invece che grigia metallizzata (scopri tutto sul numero di febbraio di Best Movie), ma sotto vi batte sempre il cuore di un uomo. “Vivo o morto, tu verrai con me” è ancora il suo motto e i fan del cybercop non rimarranno delusi della versione 2.0. Nel cast, oltre al protagonista Joel Kinnaman, anche una parata di grandi attori come Michael Keaton, Gary Oldman e Samuel. L. Jackson.
Se volete ridere della sfiga di questi tempi grami economicamente, non perdetevi la commedia italiana anti-Crisi Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, al suo esordio dietro la macchina da presa. Al centro della storia un ricercatore senza lavoro (Edoardo Leo)che riunisce insieme una banda composta dai suoi migliori colleghi, menti dal QI elevato messo improvvisamente a servizio del crimine. Con queste premesse le rapine sono un gioco da ragazzi, ma la gestione delle dinamiche malavitose non sarà così semplice. Un esordio brillante che unisce risate e riflessione.
Per gli amanti dell’horror il week end imminente propone Hansel e Gretel e la strega della foresta nera. Dai produttori di Twilight arriva questa rivisitazione della fiaba classica dei Grimm, in cui i due fratelli finiscono tra le grinfie di una vecchia signora dedita allo spaccio di una marjuana molto speciale. Peccato che oltre a questo business abbia il vizietto del cannibalismo…
Parlando di fiabe vere, chiudiamo questa rassegna con Khumba – Carcasi strisce disperatamente, storia di una zebra a metà, che ha perso le sue strisce per strada. Emarginato dal branco, Khumba si mette in cerca dell’acqua magica che potrebbe fargli tornare le strisce, in compagnia di uno gnu e di uno struzzo. Un apologo sulla bellezza della diversità che fa riflettere col sorriso.
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