Abbiamo visto in anteprima Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 (in sala dal 19 novembre): ecco le nostre prime impressioni sui passaggi più importanti del film.
L’inizio della fine è innanzitutto una promessa. Né i potteriani più accaniti né chi ha seguito la saga solo al cinema (saltando magari qualche puntata) resterà deluso dalla terza trasposizione di David Yates, che finalmente (dopo L’Ordine della Fenice e Il principe mezzosangue) secondo noi sembra aver colto le linee guida di una storia sfaccettata, che nonostante i “tempi bui” e la giovane età dei protagonisti, è anche ma non solo un groviglio di pulsioni adolescenziali (come ci aveva mostrato nel penultimo film) o una strenua lotta tra il bene e il male. Le divisioni non sono, mai in Harry Potter, così nette, come vedremo anche in questo nuovo episodio: il lato oscuro può sorprendere insospettabili amici di vecchia data, annidarsi misteriosamente nei segreti di chi fino a poco fa era stato una guida e un mentore; mentre le convinzioni di chi ha fatto del male la sua fede fin dall’infanzia iniziano a vacillare… E Yates questa volta ci apre una finestra su ognuno di questi aspetti, con una trasposizione fedele e al contempo originale, che riesce addirittura a sorprendere per alcune trovate estetiche e, come dicevamo all’inizio, promette di chiudere in grande stile e con qualche lacrima…
La trasposizione
Fedele al testo di J.K. Rowling, tuttavia non si sottomette senza personalità al potere del libro, come accadde per La pietra filosofale o La camera dei segreti, anche grazie alla scelta (autoriale più che degli studios, come ha sottolineato il regista in una recente intervista) di dividere in due l’epilogo. Le aspettative dei fan dunque non saranno deluse: il road movie annunciato (e ispirato appunto all’inquieto e introspettivo e drammatico girovagare dei tre protagonisti alla ricerca degli Horcrux) ci sarà. Come non mancheranno, questa volta, temi e motivi importanti del romanzo e dell’intera saga, come la metafora del nazismo che si svela sempre più plateale nelle trame di Voldemort (Ralph Fiennes) e dei Mangiamorte che passano al “rastrellamento” di maghi “impuri”. La chiusura avviene su uno snodo cruciale per l’evoluzione della storia e ci è sembrata azzeccata oltre che equilibrata. E siamo sicuri che alcune figure che in questa Parte 1 hanno avuto un ruolo marginale, come Piton (Alan Rickman) torneranno da protagoniste nella Parte 2…
L’addio all’infanzia
La saga di Harry Potter e i suoi eroi ci preparano all’addio. Su tutte, è eloquente una delle sequenze iniziali del film: in attesa dei suoi amici, Harry (Daniel Radcliffe) entra nel sottoscala di casa Dursley (al n°4 di Privet Drive) e rivolge un ultimo malinconico sguardo a quella che è stata la sua cameretta babbana per anni…
Hogwarts
La scuola, l’Esercito di Silente e il nuovo preside, Severus Piton sono sullo sfondo di questo road movie, dove Harry e i suoi due amici Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson) sono il vero e unico perno dell’azione. Abbiamo notizie della vita a Hogwarts e dell’inasprimento delle regole solo tramite la radio, alla quale Ron si affida per ottenere qualsiasi tipo di informazioni sulla sua famiglia…
Gli Horcrux, l’eredità di Silente e i doni della morte
Come da copione, accanto agli Horcrux (gli oggetti dove Voldemort ha nascosto la sua anima corrotta per vivere in eterno), altri oggetti finiscono sotto i riflettori. I primis quelli che Silente lascia in eredità a Harry, Hermione e Ron, lasciando però ai ragazzi la scoperta della loro utilità. Al suo prediletto dona il boccino conquistato nella sua prima partita di Quidditch e la spada di Grifondoro; alla ragazza lascia la sua copia delle fiabe di Beda il Bardo, mentre Ron eredita un deluminatore. Mentre i tre maghi si scervellano per trovare gli Horcrux e scoprire il senso della loro eredità, sul loro cammino si insinuano una portentosa bacchetta, una pietra che resuscita i morti e un mantello dell’invisibilità: i tre doni della Morte. Chi li possiede tutti, dice la leggenda, domina la Morte stessa…
La sorpresa
La leggenda dei doni della morte è la vera sorpresa del film. Gli autori, infatti, hanno voluto mostrarcela tramite un raffinato corto animato, che ricorda le ombre cinesi… Da non perdere!
La chiacchierata scena erotica
La tanto vociferata scena si presenta sul grande schermo, esattamente come e dove ce l’eravamo immaginata. Orinirico ed edulcorato dagli effetti digitali, l’appassionato bacio tra Harry e Hermione si scaglia letteralmente contro il povero Ron all’apertura del medaglione, il terzo Horcrux, che legge l’anima dei suoi avversari, proiettandone gli incubi più segreti come arma di difesa, per evitare la distruzione…
La violenza
I toni dark raggiungono l’apice in questo episodio, che si tinge di horror… La metafora del nazismo si palesa e i Mangiamorte, come redivive SS, vanno a caccia di mezzosangue, arrivando a crudeli torture, come quella che la perfida Bellatrix (Helena Bonham Carter) infligge a Hermione a villa Malfoy o quella mostrata all’inizio del film, ad opera di Voldemort in persona, e che termina in maniera ancora più drammatica…
L’eroe
L’elfo domestico Dobby è l’eroe della prima parte dell’epilogo. Prode e ingegnoso, dimostra per l’ennesima volta la lealtà verso il suo più grande amico, Harry. E’ grazie a lui che Harry & Co. ottengono informazioni preziose per la loro missione ed è sempre grazie a Dobby, che i giovani maghi riescono a salvarsi dalle grinfie di Bellatrix e dei Molfoy…
Le aspettative sulla Parte 2
Arrivati a questo punto, crediamo che la Parte 2 sarà inevitabilmente concentrata sulla ricerca degli ultimi Horcrux e che toccherà da vicino luoghi, personaggi e relazione volutamente solo sfiorate nella Parte 1, in attesa della grande battaglia di Hogwarts…
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Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 e Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, diretti da David Yates, con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, saranno nelle sale italiane rispettivamente il 19 novembre 2010, e il 15 luglio 2011.