Riverdale si è sempre distinta per le sue trame audaci e imprevedibili, spingendosi spesso ben oltre i confini del plausibile. Nel corso delle sue sette stagioni, la serie ha introdotto una moltitudine di storyline, alcune delle quali hanno saputo catturare il pubblico grazie alla loro semplicità ed efficacia. Tra gli esempi più riusciti spiccano l’omicidio di Jason Blossom e il legame tra il Black Hood e Betty, che hanno smepre mantenuto un filo conduttore coerente e offerto colpi di scena avvincenti. Tuttavia, accanto a questi archi narrativi di successo, ce ne sono stati molti altri che hanno seguito un percorso diverso, rimanendo irrisolti o, addirittura, finendo abbandonati a metà strada.
Una caratteristica ricorrente dello show è stata proprio la tendenza a introdurre nuove trame che, anziché evolversi, si sono concluse in modo insoddisfacente o sono state semplicemente dimenticate. Questi cambiamenti improvvisi hanno spesso lasciato il pubblico disorientato, aggiungendo ulteriore complessità (non richiesta) a una narrazione già intricata. Alcuni archi narrativi sono stati chiusi frettolosamente, senza aggiungere valore alla storia principale, mentre altri sono stati accantonati senza spiegazioni, generando frustrazione tra gli spettatori e alimentando la sensazione di caos narrativo.
Il gran finale di Riverdale ha rappresentato l’acme di questa confusione generale: pur essendo visivamente spettacolare ed emotivamente intenso, ha deluso molti fan proprio per il modo in cui ha ignorato numerosi elementi narrativi precedentemente introdotti. Una delle svolte più discusse è stato il salto temporale che ha portato i personaggi negli anni ’50, dove il gruppo viveva vite scolastiche completamente diverse. Questo cambio di contesto ha suscitato interesse e, più che altro, perplessità, in quanto per nulla coerente con ciò che era stato stabilito nelle stagioni precedenti.
La rivelazione finale di Betty, secondo cui lei, Veronica, Archie e Jughead avevano vissuto una relazione poliamorosa per tutta la durata della storia, ha ulteriormente spiazzato il pubblico. Da un lato, questa scelta narrativa voleva rappresentare una forma d’amore inclusiva e moderna, rompendo con gli schemi tradizionali delle relazioni romantiche. Dall’altro, però, ha cancellato anni di tensioni romantiche, triangoli amorosi e dinamiche sentimentali che avevano alimentato il coinvolgimento degli spettatori. Sostanzialmente, questo colpo di scena non è stato anticipato da indizi sufficienti e ha dato l’impressione di essere stato inserito all’ultimo momento, senza un adeguato sviluppo.
Qualora Riverdale avesse fornito indizi più evidenti o introdotto questa svolta gradualmente, il finale sarebbe risultare decisamente più soddisfacente. La mancanza di coerenza narrativa ha invece lasciato l’amaro in bocca a molti fan, che si sono ritrovati con la sensazione che molte delle storyline seguite con passione non abbiano avuto una degna conclusione. Certo, la serie ha saputo osare e sorprendere, ma il suo approccio spesso frammentario e discontinuo ha impedito a molte delle sue trame di raggiungere il loro pieno potenziale.
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Fonte: CBR
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