Xavier Dolan, l’acclamato regista canadese appena trentaquattrenne, ha annunciato con una sorprendente dichiarazione la sua intenzione di volersi ritirare dal mondo del cinema.
Dolan può essere considerato un vero e proprio enfant prodige del settore. Figlio dell’attore Manuel Tadros, nel 2009, a soli 19 anni, scrive e dirige il suo primo film: J’ai tué ma mère. Nel corso della sua precoce carriera si cimenterà anche come sceneggiatore, produttore e attore, ma è proprio dietro la macchina da presa che ha ottenuto una grande popolarità, aggiudicandosi alcuni prestigiosi premi.
Nel 2014 ha trionfato alla 67ª edizione del Festival di Cannes conquistando il Premio della giuria per il film Mommy, mentre nel 2016 ha vinto il Grand Prix alla 69ª edizione del Festival di Cannes con È solo la fine del mondo, il quale vede nel cast nomi del calibro di Gaspard Ulliel, Nathalie Baye, Vincent Cassel, Marion Cotillard e Léa Seydoux.
Nonostante questi importanti riconoscimenti, il giovane filmmaker ora sembra aver deciso di fare un passo indietro dall’industria cinematografica, ed in una recentissima intervista ha svelato le motivazioni personali e professionali che l’hanno spinto a tale decisione, che sembra essere tutt’altro che serena:
Non ho più le forze né la voglia di impegnarmi per due anni in un progetto che poi non sarà visto quasi da nessuno. Ci metto troppa passione per poter sopportare certe delusioni. Mi chiedo se sono un pessimo regista, ma in realtà so che non è così.
Dolan è attualmente impegnato nella promozione della sua ultima miniserie, The Night Logan Woke Up. A quanto sembra, la distribuzione di quest’ultima sarà limitata a soli quattro paesi, ovvero Canada, Spagna, Francia e Giappone. Una diffusione certamente limitata, che non ha mancato di suscitare una malcelata e cupa frustrazione nel giovane regista:
Perché nessun altro l’ha acquistata? Solo perché è in francese? O perché è composta da soli cinque episodi? Non ho guadagnato nulla con le serie, ho investito il mio compenso nella produzione e mio padre ha anche dovuto prestarmi dei soldi. È un processo privo di ogni gratificazione, sono stanco e scoraggiato.
Xavier Dolan ha poi condiviso con un passaggio a cuore aperto i suoi desideri per il futuro, nel quale non nasconde di aver ormai perso alcuni stimoli artistici:
Non capisco che senso abbia raccontare storie quando tutto intorno a noi sta cadendo a pezzi. L’arte è inutile e dedicarsi al cinema è una perdita di tempo… […] Non voglio più fare questo lavoro. Sono stanco. Siamo nel 2023, e il mondo è cambiato drasticamente. Io, in quel mondo, non sento più necessariamente il bisogno di raccontare storie e di relazionarmi con me stesso. Voglio prendermi del tempo per stare con i miei amici e la mia famiglia. Voglio girare spot pubblicitari e un giorno, quando avrò risparmiato abbastanza soldi, costruirmi una casa in campagna . Non lo dico in modo triste. Voglio solo vivere qualcos’altro, altre esperienze.
Cosa ne pensate delle parole di Xavier Dolan? Fatecelo sapere nei commenti!
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Foto: Vittorio Zunino Celotto / Getty Images
Fonte: El Mundo
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