A distanza di 35 anni dal debutto della serie, I Simpson hanno finalmente dato una risposta a un quesito che i fan si sono sempre posti: ma come fa Homer a mantenere il suo posto di lavoro presso la centrale nucleare di Springfield, nonostante sia un pessimo dipendente?
Lo sanno tutti: il capofamiglia di casa Simpson non è certo il lavoratore modello. Pigro, poco intelligente, più incline ad abbuffarsi di ciambelle o a bere birra Duff che a lavorare, Homer è anche guardato dall’alto in basso dallo stesso signor Burns, l’avaro proprietario della centrale, che di certo non ha stima di lui. Eppure, il nostro non lavora come un semplice dipendente, ma è addirittura l’ispettore alla sicurezza nel settore 7-G, pur non avendo alcuna qualifica e provocando spesso guai che mettono in pericolo tutta la città.
È anche vero che Homer è stato licenziato in diversi episodi de I Simpson; tuttavia alla fine è stato sempre riassunto. E non soltanto per la necessità della serie animata di ripristinare lo status quo. A risolvere il mistero è stato l’ultimo episodio, andato in onda in America lo scorso weekend. Nella puntata, scopriamo che il padre di Homer, nonno Abe, lavorava come detective negli anni ’80, e che lui, insieme al suo socio Billy O’Donnell, stavano investigando proprio i loschi affari del signor Burns.
Quando O’Donnell scompare nel nulla, Burns afferma di averlo mandato “in paradiso”. Abe allora ne approfitta per stringere un accordo con lui: rinuncerà a scoprire la verità sulla scomparsa del suo collega, se Burns accetterà di trovare un lavoro a suo figlio Homer quando questi sarà cresciuto. Il magnate è perciò costretto a promettere di non licenziare mai Homer, a prescindere dagli errori e dai pasticci che farà.
Su X, il produttore Al Jean ha spiegato che si tratta di una domanda che sia lui che i fan si sono sempre posti, aggiungendo: «L’episodio di stanotte de I Simpson risolverà un mistero di vecchia data dello show». E voi che ne pensate di questa spiegazione?
Fonte: LADBible
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