I will always love you, bodyguard
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I will always love you, bodyguard

Al cinema lo diceva (anzi: lo cantava) Whitney Houston a Kevin Costner, in uno dei film più famosi degli anni ’90. Nella vita, quello tra star e guardie del corpo è un rapporto d’amore (e spesso anche odio) che regala aneddoti gustosissimi. Noi vi raccontiamo i migliori. Dalle cattive compagnie di Lindsay all’isteria di Angelina

I will always love you, bodyguard

Al cinema lo diceva (anzi: lo cantava) Whitney Houston a Kevin Costner, in uno dei film più famosi degli anni ’90. Nella vita, quello tra star e guardie del corpo è un rapporto d’amore (e spesso anche odio) che regala aneddoti gustosissimi. Noi vi raccontiamo i migliori. Dalle cattive compagnie di Lindsay all’isteria di Angelina

No, non sono tutti come Lui. Inutile negare che abbiamo sospirato tutte, nel 1992, quando uscì Bodyguard: Lui era un ex agente dei servizi segreti assunto da una star di bellezza strepitosa minacciata da un maniaco. La stella era Whitney Houston e, se la sua guardia del corpo l’avesse seguita anche negli anni a venire, forse ora non sarebbe quel disastro ambulante che stringe il cuore. Lui, nel pieno del proprio fulgore, era Kevin Costner, e alla fine della storia (un thriller amoroso nemmeno troppo riuscito) si sognava di venire protette, amate, difese da uno così. Oggi si mormora che potrebbe essere la popstar Rihanna a vestire, in un remake, i panni che furono di Whitney e noi ci immaginiamo un Bradley Cooper perfetto sostituto di Kevin.
Un po’ stereotipo, un po’ status symbol, il bodyguard pare una figura di cui nessuno che abbia uno straccio di notorietà e quattro fan può e vuole fare a meno. Massiccio, rasato a zero, vestito di nero e con l’occhiale scuro da man-in-black estrogenato, è l’ombra delle stelle o stelline che deve seguire, finendo per diventare un “occhio privato” sui vizi dei clienti. Ma dato che non esistono nemmeno più i valletti di una volta (Buckingham Palace e le pruriginose fughe di notizie insegnano, vedi Lady D), figuriamoci i bodyguard. Così, si tenta di tacitarli preventivamente con contratti blindati che promettono loro, se sveleranno qualcosa di riservato, anni di sventure, salassi economici, guerre in tribunale. A Hollywood va di moda ingaggiare come bodyguard ex soldati israeliani del Mossad: «molto riservati e professionali», assicurano divi come Mel Gibson (il “suo” Avi Korein ha aperto un’agenzia in proprio, la Screen International Security Services) e la “desperate housewife” Eva Longoria.
Eppure c’è sempre qualche ragazzotto che non riesce a tenere la bocca chiusa. Il cinquantenne Lee Weaver, dopo una lunga carriera come guardia del corpo di svariati vip, guadagnava 2.000 dollari a settimana per proteggere Lindsay Lohan. Alla fine, si è licenziato perché il compito stava diventando troppo oneroso. (Foto Kikapress)

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Brangelina Venezia

Foto Kikapress



Angelina Jolie e Brad Pitt a Venezia insieme ai loro bambini: un loro ex bodyguard ha rivelato al settimanale In Touch che Angelina è isterica coi figli e che Brad vede ancora di nascosto Jennifer Aniston


Lindsay Lohan bodyguard

Foto Kikapress


Il bodyguard di Lindsay Lohan, Lee Weaver, si è licenziato per la vita «fuori controllo» della star

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