Il caso Paul Walker: la Porsche se ne lava le mani
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Il caso Paul Walker: la Porsche se ne lava le mani

La casa automobilistica ha rigettato tutte le accuse sporte dalla figlia dell'attore Meadow

Il caso Paul Walker: la Porsche se ne lava le mani

La casa automobilistica ha rigettato tutte le accuse sporte dalla figlia dell'attore Meadow

Due mesi dopo che Meadow Walker ha fatto causa alla Porsche per la morte del padre Paul Walker, il noto attore della saga Fast & Furious, la casa automobilistica risponde alle accuse.

Meadow, la figlia sedicenne di Walker ha portato in tribunale la Porsche a settembre, e ora la Porsche risponde che «Walker è stato responsabile della sua morte».

In un documento ottenuto da PEOPLE, la compagnia automobilistica spiega che: «Mr. Walker coscientemente e volontariamente si è assunto tutti i rischi e i pericoli connessi alla Porsche Carrera GT 2005, che quei pericoli e rischi erano ben conosciuti da Walker, e che lui ha deciso di comportarsi in modo tale da assumersi tutti i rischi e pericoli, legati all’uso del veicolo. L’assunzione volontaria del rischio da parte di Mr. Walker dovrebbero cancellare il risarcimento richiesto dal querelante o, in alternativa, ridurlo».

Porsche sostiene anche che la macchina «era usata male e poco curata, e che questi due fattori hanno provocato la morte di Mr. Walker».

L’accusa di Meadow parlava di scarsa stabilità del mezzo, dovuto a problemi specifici del modello e di una cintura di sicurezza difettosa.

Ricordiamo che l’attore di Fast and Furious è morto in uno schianto a novembre del 2013, dopo che il suo amico Roger Rodas che era alla guida ha perso il controllo del veicolo.

Fonte: Entertainment Weekly (via People)

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