I numeri della pandemia da Covid-19 in Italia non sono ancora vicini allo zero assoluto, ma la situazione nel Paese è abbastanza buona da ipotizzare ora un ampliamento della capienza anche nelle sale cinematografiche. Il cinema è pronto? E dove sta andando la settima arte e il suo pubblico?
A porre la domanda è un’inchiesta partita da TgCom24 nella rubrica Polvere di stelle, cui hanno risposto i protagonisti del mercato e del mondo cinematografico italiano. Tra loro anche il responsabile editoriale di Best Movie e Best Streaming, Giorgio Viaro.
«Il cinema come sala attraversa un momento di grande crisi – ha dichiarato – può essere un momento di crescita o di difficoltà che semplicemente si conferma». Difficoltà rappresentate anche dalla perdita di un certo tipo di spettatori: «C’è un pubblico che non muore, che è quello dei Me contro Te, dei grandi cinecomic come Avengers e Black Widow; poi c’è il pubblico d’essai, di generazioni più anziane, delle matinée come si diceva una volta; poi c’è tutto il resto del pubblico dei 20enni o un po’ più adulto dei 30-40enni: lì c’è un po’ di crisi».
Una situazione che si riflette nei numeri, ma la speranza per una ripresa resta: «Io ho fiducia – afferma Giorgio Viaro nell’inchiesta – non posso che averla, nel cinema come linguaggio, quindi spero ci sia sempre in rilancio, un nuovo modo per reinventarsi».
A pesare però è anche lo scontro tutto moderno con le piattaforme: «Tutto lo streaming che abbiamo a disposizione ci ha abituato che magari abbiamo per 9-10 euro al mese centinaia di film, con 30 euro magari 3 piattaforme e migliaia di titoli a disposizione». Una situazione ritenuta insostenibile: «Se il rapporto è questo, pensare di avere con 30 euro un solo film per tutta la famiglia diventa inconcepibile a livello economico. È il rapporto tra le due cose secondo me che crea lo scostamento, anche psicologico, in una famiglia».
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Foto: Samsul Said/Bloomberg via Getty Images
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