Il Corvo, il regista attacca ancora: «Non è solo un film, Brandon Lee è morto per farlo»
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Il Corvo, il regista attacca ancora: «Non è solo un film, Brandon Lee è morto per farlo»

Alex Proyas, autore del film del 1994, è tornato a dire la sua sul tanto criticato remake con Bill Skarsgård

Il Corvo, il regista attacca ancora: «Non è solo un film, Brandon Lee è morto per farlo»

Alex Proyas, autore del film del 1994, è tornato a dire la sua sul tanto criticato remake con Bill Skarsgård

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Non sembra esserci pace per Il Corvo, il nuovo annunciato remake che arriverà nelle sale a giugno 2024 e con protagonista Bill Skarsgård. Diretto da Rupert Sanders, questo nuovo adattamento dei fumetti di James O’Barr sta attirando critiche a ripetizione, molte da parte delle stesse persone che hanno lavorato all’originale del 1994.

Tra i più scatenati c’è proprio il regista Alex Proyas, al quale l’idea di vedere un altro Eric Draven proprio non sembra andare giù. Dopo la diffusione delle prime immagini, si era subito scagliato contro il look del nuovo interprete, criticandone i capelli. Alle sue parole hanno fatto seguito quelle dell’attrice Rochelle Davis, laconica nel definire «uno schifo» il remake. Lo stesso cineasta ora però ha avuto altro da dire.

Tramite un post Facebook, che ora risulta cancellato ma che ha fatto in tempo ad essere stato ripreso da numerose testate americane, Proyas è entrato nel dettaglio di ciò che lo infastidisce di questo progetto: «Non provo alcuna gioia nel vedere negatività sul lavoro di un altro regista –  ha scritto – E sono certo che il cast e la troupe avessero davvero tutte le buone intenzioni, come tutti noi in ogni film. Perciò mi addolora dire altro su questo argomento, ma credo che la risposta dei fan parli chiaro».

Più che chiaro, a giudicare dalla quantità enorme di reazioni e commenti negativi che il trailer de Il Corvo ha scatenato online. Per il regista il motivo è chiaro: «Non è solo un film. Brandon Lee è morto mentre lo realizzava, ed è stato terminato come testimonianza della sua genialità perduta e della sua tragica perdita. È la sua eredità. È così che dovrebbe rimanere».

Una “carta” che inevitabilmente si sapeva che sarebbe stata giocata, ad un certo punto. Il figlio di Bruce Lee è morto a 28 anni sul set del film, a causa di un fatale colpo partito da una pistola di scena. Il resto del film è stato completato con l’uso di uno stunt double e di effetti speciali, ma tutto questo ha contribuito a rendere Il Corvo ancora più iconico e cult. Per Rupert Sanders questo remake è un tributo a Brand Lee, ma per ora i fan non la vedono così. Giuste le critiche? Diteci la vostra nei commenti.

Foto: MovieStills

Fonte: Variety

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