Sacha Baron Cohen riesce sempre a far parlare di sé, soprattutto quando è in vista la promozione di un film dove interpreta uno dei suoi personaggi al limite, come fu per Borat e Brüno. Quest’anno l’attore, nel cast di Hugo Cabret, film nominato a 11 Oscar, e membro dell’Academy, avrebbe dovuto partecipare alla 84esima cerimonia degli Oscar. Ma siccome la sobrietà non è il suo forte, ha annuniciato la sua presenza sul red carpet negli abiti del Generale Aladeen, il protagonista del Dittatore (in uscita in Italia l’11 maggio).
La risposta dell’Academy non si è fatta aspettare, ritirando i biglietti all’attore perché la passerella dell’evento non è un luogo adatto alle promozioni cinematografiche, ma anche perché, parliamoci chiaro, il personaggio è decisamente politicamente scomodo per una manifestazione che viene trasmessa in mondo visione. Il film infatti è l’“eroica storia del dittatore di una repubblica mussulmana in Medio Oriente che mette a rischio la sua vita affinchè la democrazia non arrivi mai nel paese che opprime con amorevole cura”.
Messo dunque al bando, l’attore ha replicato, sempre nei panni del Generale Aladeen, sulle pagine del sito ufficiale della Repubblica di Wadiya tutto il suo rammarico per la decisione dell’Academy di ritirargli i biglietti. Nel videomessaggio reclama il diritto alla libertà di parola e avvisa che se non gli verranno restituiti i biglietti entro domenica ci saranno delle conseguenze inimmaginabili.
Secondo lui il fatto che non sia stato preso in considerazione nessun film della Repubblica di Wadiya, come Harry, ti rapisco Sally, C’è un pacco bomba per te o Il pianeta delle squillo è da considerarsi una vero e proprio atto di aggressione. Senza contare che il Generale Aladeen è indignato perché aveva pagato 2 milioni di dollari Hilary Swank per essere accompagnato alla cerimonia e non verrà rimborsato di un singolo penny. E conclude: «Morte all’America, morte all’Occidente e buona fortuna, Billy Crystal! Sei Fantastico!».
Voi cosa ne pensate, si tratta di una farsa promozionale o di vera crisi dipolimatica?
UPDATE
Alla fine le minacce hanno sortito il loro effetto. Il Generale Aladeen, alias Sacha Baron Cohen, è infatti appena stato autorizzato dall’Academy a partecipare alla cerimonia in divisa ufficiale. Lo ha annunciato il Dittatore sulla sua pagina di Facebook con un a foto che vale più di mille parole e questo post:
«LA VITTORIA È NOSTRA! Oggi la potente nazione di Wadiya ha trionfato sui serpenti sionisti di Hollywood. Il male e tutti coloro che hanno in Satana il loro protettore sono stati sconfitti e guidati vero l’Oceano Pacifico. Quello che sto cercando di dire è che l’Academy si è arrisa e mi ha mandato due biglietti oltre al pass per il parcheggio! OGGI LA NOTTE DEGLI OSCAR, DOMANI OBAMA!».
Per scoprire come si presenterà il Dittatore alla cerimonia degli Oscar non resta che attendere domani notte, noi seguiremo red carpet e cerimonia in diretta live-blogging per voi. Non mancate!
Qui sotto il messaggio ufficiale del Generale Aladeen all’Academy e i nuovi ritratti del dittatore:
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