Il Facebook di Fincher nasce da un libro
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Il Facebook di Fincher nasce da un libro

Il film dedicato al noto social network sarà tratto dal romanzo che ne spiega le origini

Il Facebook di Fincher nasce da un libro

Il film dedicato al noto social network sarà tratto dal romanzo che ne spiega le origini

The Social Network. Dovrebbe intitolarsi così il nuovo film del regista de Il curioso caso di Benjamin Button e dedicato alla piattaforma virtuale più gettonata del momento: Facebook.
Oggi spuntano nuovi dettagli sul copione, perché pare che lo sceneggiatore Aaron Sorkin si sia ispirato al libro The Accidental Billionaires (di Ben Mezrich), che racconta le origini del sito e le persone – miliardari per caso – coinvolte in questa scalata al potere e al successo. Il sito ScriptShadow, che è riuscito a leggere in anteprima la sceneggiatura di 162 pagine, anticipa che il film, oltre a raccontare aneddoti e curiosità su questa piattaforma, tra liti, amicizie virtuali e nuovi amori, sarà incentrato sulla storia dei due amici di Harvard, Mark Zuckerberg, l’esperto informatico nonché la vera mente di Facebook, e il genio degli affari Eduardo Saverin. Perché all’origine di questo fenomeno Internet, il più grande degli ultimi anni, con più di 200 milioni di iscritti in tutto il mondo, ci sono proprio loro. Ma ci sarà spazio anche per Sean Parker, il fondatore di Napster, perché forse non tutti sanno che la storia di Facebook, originariamente “thefacebook.com”, è strettamente collegata a Parker. Il destino del social network è infatti cambiato quando, poco dopo il lancio del portale avvenuto nel febbraio 2004, Zuckerberg fu contattato da Parker che entrò in società, diventandone presidente. L’incontro tra i due, avvenuto a New York, portò ad una fortunata collaborazione durata oltre un anno, ma fu anche all’origine del rottura dell’amicizia tra Zuckerberg e Saverin.
Pare che la sceneggiatura abbia «più humour di quanto avessimo mai immaginato. Possiamo classificarla come una commedia». Leggiamo ancora sul sito. E a questo punto la domanda sorge spontanea: David Fincher è davvero il regista più adatto per un progetto di questo tipo? Per scoprirlo dovremo attendere fino al 2011, a meno che in futuro non spuntino nuovi dettagli…

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