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Il gioiellino

Il cinema "politico" made in Italy riparte dal caso Parmalat. E dal volto ormai diventato simbolo dell'impegno civile di Toni Servillo

Il gioiellino

Il cinema "politico" made in Italy riparte dal caso Parmalat. E dal volto ormai diventato simbolo dell'impegno civile di Toni Servillo

Si scrive Leda ma si legge Parmalat. L’azienda alimentare “protagonista” del nuovo film di Andrea Molaioli, lanciato nel 2007 dal successo a sorpresa de La ragazza del lago, fa crac. E trascina con sé i risparmi dei consumatori. Tutto come da cronache corrente del Bel (mica troppo) Paese. Al centro dello scandalo il patron Amanzio Rastelli (Remo Girone, che adombra la figura di Calisto Tanzi) e soprattutto il suo braccio destro, interpretato da Toni Servillo, ormai volto di riferimento del nuovo cinema civile made in Italy. Tra vendite gonfiate, bilanci falsati e inevitabile deficit, il “caso” si muove come un thriller, non dimenticando però il lato privato, e dando quindi spazio alla famiglia dell’imprenditore. Una pellicola impegnata che s’impegna già a far discutere, ma segno della vitalità di un filone politico che non passa di moda. Nel cast anche i giovani Sarah Felberbaum e Lino Guanciale.

Regia: Andrea Molaioli
Interpreti: Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Lino Guanciale
Trama: Il “caso” Parmalat riletto attraverso l’immaginaria vicenda dell’azienda Leda. Che fa crac…
Online: www.corriere.it/ilgioiellino

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La scheda è pubblicata su Best Movie di marzo a pag.104


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