I quarantenni Rufetto e Nello (Giorgio Tirabassi e Ricky Memphis) sono due rapinatori maldestri che, dopo aver scontato quattro anni di carcere per un colpo andato male, vivono in un quartiere della periferia romana. I due non demordono e progettano una rapina che potrebbe dare una svolta alle loro vite mediocri. Riprendere in mano l’attività e soprattutto portarla a buon fine, però, non è per niente facile…
Il grande salto, esordio alla regia di Giorgio Tirabassi, non è solo la variante della commedia all’italiana più attuale che si possa trovare al cinema di questi tempi, ma anche una declinazione amara e intelligente di quel modello tanto spremuto e a da sempre a dir poco ingombrante. L’attore sceglie di avere al suo fianco, per un progetto estremamente sentito, l’amico Ricky Memphis, col quale aveva già condiviso il set di Distretto di polizia e Il branco di Marco Risi: la loro chimica è palpabile e impagabile, così come la capacità di entrambi di recitare facendo parlare il volto e il corpo più di mille parole, con un ammirevole impeto di sottrazione.
Un’opera prima davvero sorprendente, appena arrivata nelle nostre sale e che vede nel cast anche Roberta Mattei, Gianfelice Imparato, Salvatore Striano, Pasquale Petrolo e, impegnati in due piccole ma esilaranti apparizioni, Valerio Mastandrea e Marco Giallini.
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IL GRANDE SALTO: LA RECENSIONE DEL FILM DI GIORGIO TIRABASSI
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