…E siamo dunque arrivati al momento di dirci addio. Preparate i fazzoletti, perché le lacrime saranno tante, non ci sarà un Expecto Patronum o un Expelliarmus ad evitare che compaia, irrimediabilmente, la parola “Fine”. È davvero il definitivo calo del sipario, e noi, da dietro le quinte, vi raccontiamo in esclusiva quest’ultima clamorosa replica del più magico spettacolo degli ultimi dieci anni di cinema. La Saga che per prima si è meritata la lettera maiuscola (i twilighter non ce ne vogliano: la longevità, si sa, vince sempre). La serie più vista, imitata, gadgetizzata, spiegata, “bloggata” di tutti i tempi. Insomma, in due parole, Harry Potter. Che si prepara a chiudere i battenti. Per sempre. C’è aria di evento epocale: da mesi la rete si è mobilitata, i rumour sono instancabili, il senso di vuoto già palpabile, e forse incolmabile. Perché non ci sarà un nuovo episodio, nuove pagine da leggere e nuove scene da guardare dentro gli schermi di tutto il mondo. In realtà, questo è vero fino a un certo punto: come è noto, I doni della morte, capitolo finale dello sterminato ciclo di magie bianche e nere partorito da J.K. Rowling, uscirà nelle sale diviso in due parti. La prima è attesa per il prossimo 19 novembre, la seconda il 15 luglio del 2011. E, cosa ormai altrettanto nota, uscirà in 3D, aggiornando il vecchio (si fa per dire) brand alle tecnologie che spingono in sala a frotte gli spettatori di oggi. «Il successo dei film in tre dimensioni ha sicuramente contribuito a questa scelta – ci dice lo storico produttore David Hayman – ma credo che Harry Potter si presti benissimo a questa tecnologia: è un film epico, e stavolta potrà diventare ancora più epico».
Se evento dev’essere, che lo sia in modo monumentale, e questo sul set lo si avverte in prima persona. 280 giorni di riprese totali, comparse a migliaia (compresa una disgraziatamente morta in una rissa fuori dal set e puntualmente ripresa dai blog di cui sopra), uso massiccio degli effetti speciali, fino alla battaglia finale contro Lord Voldemort che si preannuncia come una delle scene più sbalorditive di tutti i tempi. Best Movie è l’unico giornale italiano ad essere stato invitato sul set del doppio kolossal, per raccontarvi in presa diretta gli ultimi giorni di scuola. Perché questa è l’aria che si respira a Hogwarts, vera o “finta” che sia.
I Leavesden Studios, teatri di posa in aperta campagna a pochi chilometri da Londra che da anni ospitano i set, una scuola di magia lo sono diventati per davvero. Ci sono i grandi saloni della scuola di magia e i nuovi impressionanti set del settimo capitolo, e poi lo studio dell’indimenticato Albus Silente, pieno di alambicchi e tomi antichi (non tutti: si scova qualche edizione moderna di Orgoglio e pregiudizio abilmente “rivestita” dagli arredatori). Nei corridoi sfrecciano i caddy carichi di tecnici e di comparse, si incrociano dettagli che farebbero impazzire qualunque fan, dalla bicicletta con scritto sulla canna “Emma Watson” a tutti i nuovi “gadget” usati per il film: il vestito sbruciacchiato di Albus Silente, che ritorna a Grimmauld Place sotto forma di saggio fantasma per aiutare il “suo” Harry, il modellino dell’ufficio di Dolores Umbridge al Ministero della magia, rosa confetto come quello che aveva a Hogwarts, il perfido serpente Nagini, le copie del Daily Prophet, la “prugne dirigibili” del mulino dei Lovegood, il libro di Fiabe di Beda il Bardo lasciato in eredità a Hermione da Silente e determinante per la scoperta dei segreti di Voldemort…
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Di seguito alcune immagini tratte da Harry Potter e i doni della morte: Parte I
I tre storici protagonisti: Harry (Daniel Radcliffe), Ron (Rupert Grint) ed Hermione (Emma Watson)
I mangiamorte. Partendo da destra si riconoscono: Bellatrix Lastrange (Helena Bonham Carter), Narcissa Malfoy (Helen McCrory), Lucius Malfoy (Jason Isaacs) e Draco (Tom Felton)
Harry in fuga insieme ad Hagrid (Greg Powell)