Il Movimento #MeToo ha attraversato l’Atlantico e ha trovato nuova forza in Francia, dove la recente ondata di accuse nei confronti di diversi grandi attori del cinema francese ha spinto migliaia di persone a manifestare in segno di protesta contro gli abusi e le violenze di genere.
Stando a quanto riportato dalle fonti locali, l’industria cinematografica transalpina sta vivendo una nuova fase critica che parte dal mondo della settima arte e arriva fino alla politica. La vicenda è diventata così importante che, persino alla cena dei nominati per i Cesar Awards (gli “Oscar” nazionali), è stato distribuito un volantino in cui si richiede che il settore culturale si unisca contro il sessismo e la violenza sessuale.
Nel frattempo, l’attrice Nora Hamzawi alla Berlinale 2024 ha detto apertamente che il film di Jacques Doillon in uscita, che la vede coinvolta nel cast, non dovrebbe essere rilasciato per via delle accuse di violenza sessuale nei confronti del regista stesso. Non è l’unico nome coinvolto: pesantissime accuse sono state rivolte contro Gerard Depardieu, ma tra i coinvolti ci sono anche altre personalità come Benoît Jacquot e Philippe Garrel.
Le principali associazioni di categoria in Francia (API, SPI e UPC) hanno rilasciato un comunicato in cui chiedono che la National Film Board e il Ministero della Cultura emettano una serie di linee guida a riguardo, che comprendono il coinvolgimento di esperti nella prevenzione e nella gestione della violenza sessuale sul set per creare ambienti sicuri in cui poter lavorare. Viene inoltre richiesta l’istituzione di un’assicurazione che consenta alle produzioni di mettere immediatamente in pausa i lavori in caso emergano accuse di violenza.
A far esplodere questa nuova ondata di #MeToo, movimento partito negli Stati Uniti dopo il caso Weinstein e che tuttavia negli ultimi anni ha perso forza ed è finito a sua volta al centro di alcune critiche, è stata l’attrice Judith Godrèche nei confronti di registi Benoît Jacquot e Jacques Doillon. Diverse altre importanti attrici si sono fatte avanti da quel momento.
“Le donne non ne possono più – è il parere dell’autrice e critica Hélène Frappat ripreso da Variety -. L’intensità di questa risposta mostra tutta la portata di questa rabbia repressa che finora non era stata misurata e chiaramente è enorme“.
Foto: Getty (Remon Haazen)
© RIPRODUZIONE RISERVATA