A qualcuno non sarà sfuggito: nel thriller apocalittico di Netflix Il mondo dietro di te, a mani basse il film che ha generato più conversazioni nel corso di queste ultime due settimane, c’è un vero e proprio paradosso. Come fa Julia Roberts ad essere contemporaneamente nel film e nella serie Friends con la quale è ossessionata la figlia e che si è dimostrata fondamentale per capire il finale? Anche questa domanda ha trovato una risposta.
Ci si è domandati infatti come può aver reagito la piccola Rose (Farrah Mackenzie) quando ha visto l’episodio speciale della serie nel quale compare l’attrice, ovvero The One After the Superbowl (Part II). Si tratta chiaramente di un paradosso fine a se stesso, una curiosità su un evento impossibile legato al film tratto dal romanzo di Ruuman Alam, ma nonostante questo è stato chiesto al regista Sam Esmail di commentare anche questo fatto.
Il diretto interessato, durante un’intervista con The Hollywood Reporter, non si è tirato indietro e ha spiegato così il paradosso di Friends e Julia Roberts:
L’universo che ho creato per questi film è leggermente diverso dalla nostra realtà. Deve esserlo, ovviamente. I personaggi sono interpretati da attori che fanno parte del nostro mondo. Quindi la mia spiegazione meta-narrativa a riguardo di questo paradosso è che quando Rose sta guardando Friends e vede Julia, nota una fugace somiglianza con sua madre, ma ovviamente non ci fa troppo caso perché non è sua madre. Inoltre, ai bambini non piace immaginare che le loro mamme siano queste celebrità famose che vedono in televisione, quindi è così che mi giustifico.
Curiosamente, non è la prima volta che Julia Roberts è coinvolta in una vicenda del genere. In Ocean’s Twelve, franchise nel quale interpreta Tess, il personaggio si è dovuto fingere Julia Roberts per una sequenza del heist movie con George Clooney e Brad Pitt. Una specialista, ormai!
Sempre per quanto riguarda il controverso finale, lo stesso autore di Mr. Robot ha raccontato a Collider perché è stata scelta proprio quella sit-com come parte integrante della storia: «Abbiamo preso in considerazione tutte le sit-com classiche che potevano funzionare – ha raccontato – Ma nessuna di queste aveva una sigla così iconica come Friends. E, voglio sottolinearlo, il testo di quella canzone era perfetto per l’epilogo del film. Sinceramente, non so cosa avrei fatto senza».
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Foto: Netflix
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