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Il mondo dietro di te, polemiche contro il film Netflix prodotto da Barack Obama: «Demonizza le persone bianche»

In una scena del thriller apocalittico viene pronunciata una frase finita sotto attacco in rete

Il mondo dietro di te, polemiche contro il film Netflix prodotto da Barack Obama: «Demonizza le persone bianche»

In una scena del thriller apocalittico viene pronunciata una frase finita sotto attacco in rete

il mondo dietro di te

Non solo lodi e approvazione, Il mondo dietro di te è finito anche al centro di una polemica che tira in ballo anche due suoi decisamente celebri produttori, ovvero Barack e Michelle Obama. L’ex Presidente degli Stati Uniti e consorte hanno collaborato alla realizzazione del thriller apocalittico Netflix del momento; ma a qualcuno non è piaciuto un particolare riferimento considerato razzista nei confronti delle persone “bianche”.

Dopo le molte teorie e i dettagli emersi in questi giorni sul film diretto da Sam Esmail, in grado di appassionare e far riflettere una vasta platea, stando a quanto testimonia il buzz social attorno al film, è arrivata anche la prima polemica. Dai meandri dei social, è emerso infatti un post che è stato visto oltre 2,5 milioni di volte e ricondiviso da migliaia di persone. Viene ripresa una scena nella quale G.H. Scott (Mahershala Ali) e la figlia Ruth (Myha’la Herrold) parlano a letto della terribile situazione nella quale si trovano, una sorta di fine del mondo vista da lontano – come accaduto anche nel recente Bussano alla porta di M. Night Shyamalan.

«Ti chiedo di ricordare che se il mondo andasse in pezzi, la fiducia non dovrebbe essere data facilmente a chiunque, specialmente alle persone bianche» dice la figlia Ruth nella scena. Una frase giudicata negativamente dall’utente autore del post, Libs of TikTok, che tira in ballo proprio l’ex POTUS Barack Obama nella sua critica: «Il film Netflix intitolato Il mondo dietro di te prodotto dagli Obama include una scena che demonizza le persone biancheha scritto -. I bianchi sono l’unico gruppo di persone contro cui si è autorizzati ad essere razzisti».

Tantissime le risposte al commento, di vario tipo. C’è chi punta l’accento sul fatto che sia un inutile vittimizzazione che non tiene conto di secoli di storia e chi insiste a far notare che nel film di Sam Esmail la differenza tra razze e classe è uno dei temi principali. Gli stessi Barack e Michelle Obama, che hanno contribuito allo script del film tratto dal romanzo di Rumaan Alam con la loro Higher Ground Productions, sono sia criticati che lodati per il loro impegno.

«Secondo me il film suggerisce che questi pregiudizi sono in fin dei conti molto poco produttivi alla nostra società e che possono essere superati» ha sottolineato un’utente, convinto che non si tratti di “razzismo al contrario”. «Grazie agli Obama, il razzismo è vivo e distrugge la nostra società» è la frase, abbastanza esagerata, di un altro utente sotto al posto originale. Negli oltre 2.500 commenti, si trova naturalmente (e purtroppo) anche di peggio. 

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Foto: MovieStills

Fonte: X

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