A distanza di quasi 10 anni dalla sua morte, Michael Jackson viene nuovamente travolto da una grande polemica, causata stavolta dal documentario Leaving Neverland. Diretto da Dan Reed, il film – descritto dai critici come un qualcosa di veramente disturbante – ripercorre le vicende di James Safechuck e Wade Robson, due uomini che quando avevano 7 e 10 anni, passarono molto tempo presso la villa e il personale parco giochi del cantante, dove sostengono di essere stati sessualmente abusati da lui.
Il docu ha avuto la sua anteprima allo scorso Festival di Sundance, per poi essere trasmesso – diviso in 2 parti data la sua lunga durata di 4 ore – su HBO. Tanti sono gli spettatori che si sono sintonizzati per vederlo, rimanendo estremamente sconvolti e scatenando le più inorridite reazioni. Per questo motivo, almeno 3 stazioni radio canadesi hanno deciso di smettere di mandare in onda le canzoni di Jackson («Siamo attenti ai commenti degli ascoltatori, e il documentario ha suscitato delle reazioni», ha fatto sapere il portavoce di un’emittente), così come diverse stazioni neozelandesi e olandesi. In aggiunta, una statua del divo è poi stata rimossa dalla Britain’s National Football Museum di Manchester poche ore fa.
Nel corso della sua carriera, ricordiamo che Michael Jackson è stato accusato di molestie sessuali su bambini diverse volte, ma non è mai stato condannato. Dal canto suo, la famiglia del cantante ha definito la situazione un «linciaggio pubblico», accusando Safechuck e Robson di essere dei bugiardi assetati di soldi. Ecco il trailer del documentario:
Fonte: CNN
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