Sono passati otto anni dalla tragica scomparsa di Heath Ledger, un lasso di tempo che ovviamente non è servito a spegnere il dolore nella famiglia dell’attore. Un dolore con cui ora i genitori e la sorella hanno imparato a convivere, ma che non li abbandonerà mai. Kim Ledger, il padre di Heath, ricorda l’ultima conversazione avuta con il figlio: «L’ho sentito la notte precedente [la sua morte] e sua sorella Katie l’aveva avvisato di non mischiare farmaci. “Katie, starò bene” le aveva risposto lui». Purtroppo a ucciderlo nel suo appartamento di New York è stato proprio un cocktail letale di medicine, tutte prescritte (oxycodone, hydrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxylamine).
«Quello che ci ha devastato è stato proprio il fatto che sua sorella gliel’aveva detto la sera prima. Ma molti dei problemi di Heath dipendevano da lui stesso. Sentiva molta pressione da tutti, viaggiava e lavorava tantissimo durante l’anno, faceva un sacco di cose in un periodo di tempo troppo breve. Heath non c’è più ed è una cosa con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno. Ma vogliamo in qualche modo non rendere tutto questo inutile, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’abuso di farmaci. Incoraggiamo le persone a parlare dei loro problemi con amici e famiglia. Perdere un figlio è qualcosa che non ti lascia mai. Puoi vivere nel dolore, ma non farlo scomparire. Parlando di Heath e di ciò che gli è successo, mandiamo un messaggio agli Australiani sperando di salvare la vita di qualcuno».
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Fonte: News.com.au
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