Il ragazzo e l'airone: abbiamo parlato del nuovo film di Hayao Miyazaki con Victorlaszlo88 [VIDEO]
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Il ragazzo e l’airone: abbiamo parlato del nuovo film di Hayao Miyazaki con Victorlaszlo88 [VIDEO]

Un dialogo con il popolare cinefilo e youtuber a proposito dell'ultima fatica del Maestro giapponese, al cinema dal 1° gennaio 2024

Il ragazzo e l’airone: abbiamo parlato del nuovo film di Hayao Miyazaki con Victorlaszlo88 [VIDEO]

Un dialogo con il popolare cinefilo e youtuber a proposito dell'ultima fatica del Maestro giapponese, al cinema dal 1° gennaio 2024

Il ragazzo e l'airone

In occasione dell’imminente uscita di Il ragazzo e l’airone, il nuovo film d’animazione del Maestro Hayao Miyazaki, il responsabile editoriale di Best Movie e Best Streaming Giorgio Viaro ha dialogato su Instagram con Victorlaszlo88, al secolo Mattia Ferrari, recentemente entrato a far parte della nostra squadra di collaboratori.

Attivo da quasi 15 anni, sul suo canale Youtube Victorlaszlo88 condivide recensioni e pareri su cinema e serie tv, confrontandosi con una community di appassionati che si estende anche ai principali social network come Instagram e Twitch.

Il ragazzo e l’airone [QUI LA NOSTRA RECENSIONE], che arriverà al cinema il 1° gennaio 2024 distribuito da Lucky Red, è una storia sul mistero della vita e la creazione, direttamente dalla mente del maestro Hayao Miyazaki. Protagonista è un ragazzo di nome Mahito che perde la madre in un incendio. Mentre cerca di adattarsi alla sua nuova realtà, fa amicizia con uno strano airone cenerino che gli rivela come la madre sia in realtà viva, ma rinchiusa in una torre in attesa di essere salvata. Mahito decide di tentare l’impresa, venendo trasportato in un regno abitato dai vivi e dai morti, un luogo fantastico dove la morte finisce e la vita trova un nuovo inizio.

Potete recuperare la live integrale nel player di seguito:

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Mattia Ferrari (@victorlaszlo88)

«È uno dei film d’animazione – e non solo – più belli che ho visto negli ultimi anni – ha esordito Victorlaszlo88 – È un film che parla di crescita, dove il protagonista, che non è più un bambino e non è ancora un ragazzo, deve intraprendere un viaggio per comprendere chi è davvero e come affrontare il resto della sua vita. Per me è una sorta di La città incantata, ma più maturo e adulto. Siamo sempre nell’ambito del viaggio fantastico e del mondo parallelo, ma qui è tutto molto più concreto, perché il mondo immaginario ha delle corrispondenze con il nostro».

«Oltre che di crescita, Il ragazzo e l’airone parla di elaborazione del lutto – ha proseguito lo youtuber e critico. – Personalmente, quando vedo un film rivolto anche ai bambini e ragazzi che tratta l’elaborazione del lutto lo rispetto molto, perché non è una tematica facile. Miyazaki ci vuole dire che le cose brutte capitano e tutto dipende da come le affrontiamo e dal percorso di crescita che facciamo. Secondo me il discorso che fa con questo film è molto maturo. Ormai, bene o male, ci aveva raccontato tutto: mancava soltanto una storia di crescita fatta così».

«Uno dei personaggi più affascinanti del film è l’airone, che rappresenta il perturbante – ha osservato invece Giorgio Viaro, citando un’altra caratteristica fondamentale del cinema di Miyazaki – Nella locandina noi vediamo solo un uccello, ma in realtà nel film esso cela come una seconda pelle un’altra creatura, che è appunto espressione del perturbante. L’elemento destabilizzante, quello che racconta che dietro l’apparenza ci sono tanti livelli di realtà e verità, in Miyazaki è sempre stato molto forte, mentre nel cinema occidentale per ragazzi tende a mancare».

«Sì, l’airone è un personaggio estremamente simbolico, e secondo me incarna in parte anche lo spirito di Miyazaki – ha concluso Victorlaszlo88. – Il modo in cui si salutano lui e Mahito mi ha messo un’emozione incredibile, sembra quasi lasciare ambiguità, sia per quanto riguarda la storia che per quanto riguarda la carriera di Miyazaki. […] Io gli auguro di continuare a fare sempre film, ma se per qualche motivo questo dovesse essere l’ultimo, sicuramente avrebbe lasciato qualcosa di grosso al suo pubblico».

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