Tempo di bilanci sul successo della serialità americana sulla televisione italiana: si è concluso ieri il Telefilm Festival, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. La manifestazione ha registrato un aumento, rispetto allo scorso anno, di 500 accrediti (tra stampa e prevendite) e ha così raccolto 20.000 spettatori nel corso di 3 giorni ricchi di anteprime, ospiti illustri e dibattiti. A proposito di dibattiti ha tenuto banco la tesi, presentata nel workshop coordinato da Aldo Grasso (critico televisivo del Corriere), secondo cui l’unico genere telefilmico che continua a garantire buoni ascolti nel panorama televisivo italiano è il poliziesco. A conferma del successo del procedural anche il risultato del sondaggio di Tv Sorrisi e Canzoni (sponsor dell’evento) sul telefilm preferito dal pubblico, che vede proprio un serial investigativo, Bones, scalzare il Dr House dal primato degli ultimi 3 anni.
Anche se in televisione sembra essere un genere in crisi, al cinema, nei 3 giorni di festival, il telefilm ha richiamato un gran numero di affezionati. Si è, infatti, registrato un grande riscontro di pubblico per gli ospiti internazionali presenti al festival: un bagno di folla per l’attore protagonista di Chuck, Zachary Levi, e la Visitor Morena Baccarin, volto principale di V, remake dello storico telefilm anni 80. Tutto esaurito in sala per le proiezioni di The Pacific, miniserie in onda su Sky in anteprima al Telefilm Festival, per il triplo cross-over di CSI, preceduto dall’incontro con Massimo Picozzi, e, a sorpresa, per le prime due puntate di Casa Vianello, che mancavano dagli schermi dal 1997. Grande attenzione anche per l’incontro su Lost, al centro di un simpatico dibattito dal titolo “Capolavoro assoluto o boiata pazzesca?” e per Bonsai TV, web television che ha seguito l’evento in diretta. Che forse il futuro del telefilm sia su internet, anziché in televisione?
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