Ci sono tanti piccoli gioielli nascosti. Nelle cose di tutti i giorni, nei posti che attraversiamo per caso, nelle città che il turismo non ha ancora reso famose. Ciò che è bello non sempre riceve tanti “like”, è visibile o ha fama internazionale. Eppure, compito nostro, soprattutto di chi scrive, è individuare ciò che è bello e renderlo visibile, conoscibile. Forse per questo un cortometraggio, la cui animazione ha previsto mesi di lavorazione, non è ancora così conosciuto.
Si tratta di Spotlight, un film che dura poco più di cinque minuti ed è scritto e diretto da una giovane venticinquenne rumena. «Ho creato Spotlight – spiega la regista Vanesa Andor – pensando di creare un’animazione priva di limiti, senza differenze di cultura, di Paese o di religione. Volevo che portasse alla luce un messaggio comprensibile e fruibile da molti. In un mondo che disprezza la cura per l’ambiente forme e oggetti nascono e danzano sotto la luce di un proiettore. La luce crea il palcoscenico perfetto, i “personaggi” si mostrano utilizzando il proiettore che nasconde ciò che è veramente dietro le quinte». Perché parliamo di Spotlight? Perché al Festival di Venezia Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) ha annunciato che questo film ha vinto ben due premi per la prima edizione di Young & Short, il riconoscimento dedicato ai giovani under 30 che abbiano realizzato un corto sullo sviluppo sostenibile.
Un premio assegnato dalla giuria artistica internazionale (presieduta dallo stesso Pif), che ha scelto Vanesa Andor come miglior talento femminile, oltre a un altro premio assegnato da un giuria del pubblico composta da studenti di scuole del cinema di tutta Italia, per la prima volta insieme nella veste di giurati. «Spotlight centra in pieno – ha commentato all’unanimità la giuria del pubblico – il tema del consumo irresponsabile ma lo esplora in modo innovativo. Mettere in scena la lotta titanica di ridare vita allo scarto crea una reazione emotiva e coinvolgente, che è anche supportata anche dall’ottima colonna sonora che garantisce un equilibrio tra amaro realismo ed elementi visivi fiabeschi». Un piccolo capolavoro che speriamo presto di vedere anche nelle sale italiane.
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