Dotto, Brontolo, Pisolo, Eolo e compagni non potrebbero essere più diversi da Gimli e la sua gente, eppure c’è un collegamento tra il film d’animazione Biancaneve e i sette nani e Il Signore degli Anelli. C’è stato un tempo, infatti, in cui Disney ha considerato l’idea di realizzare un prequel del cartoon ispirato proprio all’opera di Tolkien.
Nonostante oggi sia nota per i suoi franchise, ai tempi di Walt Disney la Casa del Topo non era troppo propensa a realizzare sequel e remake. Nemmeno di fronte a un successo planetario come Biancaneve. La prima principessa Disney piacque così tanto al pubblico, che subito grandi e piccini iniziarono a chiedere nuove avventure, in particolare con i personaggi dei nani, che avevano conquistato tutti per la loro simpatia e le loro gag divertenti. Ma Walt fu irremovibile: niente sequel, bisognava concentrarsi su idee nuove.
L’azienda tornò sui suoi passi dopo la sua scomparsa, quando si decise di realizzare dei seguiti a basso costo delle opere più amate, affidati allo studio satellite DisneyToon Studios. Arrivarono così Il Re Leone 2, La Sirenetta 2, Bambi 2 e molti altri, ma permaneva comunque un certo tabù attorno a Biancaneve, un classico d’animazione ritenuto intoccabile, perché legato indissolubilmente alla memoria del fondatore.
Nei primi anni 2000, però, non era più possibile ignorare l’elefante nella stanza: i personaggi dei sette nani erano troppo popolari nel merchandise e nei parchi Disney. Nel 2005, DisneyToon decise così di iniziare i lavori su un film intitolato proprio The Seven Dwarfs, un prequel di Biancaneve che sarebbe stato animato in computer grafica e diretto da Mike Disa, già autore del cortometraggio The Origin of Stitch, diffuso come contenuto bonus di Lilo & Stitch.
Ed è stato proprio Disa, anni dopo, a diffondere alcuni interessanti particolari sulla trama del film mai realizzato, descritto come più “dark” rispetto agli altri titoli proposti da DisneyToon, solitamente di carattere leggero e di genere commedia. In particolare, l’autore aveva intenzione di spiegare le origini dei sette nani e raccontare come mai vivessero tutti soli nella foresta: questo avrebbe portato a raffigurare la società dei nani, che nella sua idea presentava diverse corrispondenze con quella descritta da Tolkien ne Il Signore degli Anelli. Un elemento che ha dell’ironia, se consideriamo che il Professore aveva apertamente criticato la rappresentazione dei nani ideata da Walt Disney.
The Seven Dwarfs avrebbe avuto come protagonisti Cucciolo e Brontolo, che si sarebbero avventurati nelle Terre antiche del loro popolo. Inseguiti da un mago cattivo, sarebbero stati aiutati non da Biancaneve (che avrebbero incontrato solo molti anni dopo), ma da una giovane chiamata Narcissa, la quale però avrebbe presto mostrato il suo lato oscuro, a differenza della principessa dalla pelle candida. Scommettiamo che avrete capito dove la storia sarebbe andata a parare: Narcissa era proprio Grimilde, la Regina Cattiva, mentre il mago sarebbe stato infine intrappolato dentro lo Specchio Magico, svelando così le origini di due personaggi della fiaba originale Disney.
L’idea era quella di realizzare un film più oscuro del predecessore (tant’è che non avrebbe avuto momenti musicali). Tuttavia, alcune divergenze creative portarono il regista ad abbandonare il progetto, che senza di lui cadde nel dimenticatoio e venne cancellato. Ad oggi, non è stato realizzato alcun sequel di Biancaneve, che è tornato ad avere lo status “intoccabile” di prima. Almeno per quanto riguarda l’animazione, perché presto la storica principessa tornerà nel remake live action con Rachel Zegler.
Che ne pensate? Vi sarebbe piaciuto vedere questa storia vagamente ispirata a Il Signore degli Anelli?
Fonte: Collider
© RIPRODUZIONE RISERVATA