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Il Signore degli Anelli, la risposta alla più grande domanda che tutti vi siete fatti almeno una volta

Quante volte l'avete sentita questa domanda? La mitologia della Terra di Mezzo però è molto chiara in merito

Il Signore degli Anelli, la risposta alla più grande domanda che tutti vi siete fatti almeno una volta

Quante volte l'avete sentita questa domanda? La mitologia della Terra di Mezzo però è molto chiara in merito

la più grande domanda su il signore degli anelli ha una semplice risposta

È diventata una di quelle domande-meme, che accompagnano la trilogia del Signore degli Anelli da quasi vent’anni, un po’ come capitato a Titanic e il dubbio che Jack e Rose potessero starci entrambi su quella maledetta zattera d’emergenza. L’equivalente nell’immaginario di J.R.R. Tolkien è altrettanto risolutivo: quante volte avete sentito chiedere perché le aquile non hanno semplicemente portato Frodo e la Compagnia dell’Anello in volo fino a Mordor?

Troppe, ne siamo sicuri. È un classico esempio di risoluzione “semplice” che tuttavia non permette lo sviluppo di una storia. Questa è la risposta “tecnica”, che in poche parole spiega perché sia i romanzi che i film non potevano prevedere una svolta così semplice o immediata, altrimenti non sarebbe mai neppure esistito il mito de Il Signore degli Anelli come lo conosciamo. Se non basta, però, c’è anche una ragione pratica legata proprio alla mitologia del racconto in questione.

Le Grandi Aquile non sono animali qualsiasi, nella Terra di Mezzo. Sono state create da Eru Ilúvatar stesso e soggette a Manwë, Signore dei Valar anche noto come Signore delle Aquile. Non ci sono dubbi che siano schierate dalla parte del bene, ma nonostante questo non intervengono quasi mai nelle faccende che riguardano gli Uomini. Si limitano, per così dire, a disperdere e cacciare gli Orchi, oppure ad accorrere nei momenti di estremo bisogno.

Lo hanno dimostrato nella trilogia del Signore degli Anelli prima arrivando in soccorso dell’Istar Gandalf imprigionato da Saruman a Isengard, quindi di nuovo salvando Frodo e Sam dal Monte Fato dopo la distruzione dell’Unico Anello e aver preso parte alla Battaglia al Nero Cancello. Ne Lo Hobbit, versione cinematografica, le abbiamo viste di nuovo aiutare Gandalf in fuga da Azog e poi partecipare alla Battaglia dei Cinque Eserciti. La loro presenza è accertata anche nelle Ere precedenti: Gwaihir, conosciuto anche come Signore dei Venti e discendente di Thorondor il Re delle Aquile, ha aiutato Beren e Luthien a fuggire da Angband, contribuendo poi ad aiutare i Popoli Liberi nella prima lotta contro Sauron. 

Non sono quindi dei semplici “corrieri”. La loro stessa natura lì mette al di sopra e rende impossibile l’idea di un intervento diretto, come portare Frodo al Monte Fato. Ultimo ma non ultimo, siamo sicuri che creature così grandi sarebbero riuscite a volare indenni e non viste per tutta Mordor, sfuggendo all’occhio di Sauron? Curiosamente, però, secondo una teoria volare con le aquile è stato proprio il consiglio dato da Gandalf poco prima di sparire nel buio insieme al Balrog… Non ce ne voglia lo stregone, ma forse non sarebbe stato il piano migliore.

Foto: New Line Cinema

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