Nel corso della trilogia de Il Signore degli Anelli, vediamo diversi personaggi indossare al dito l’Unico Anello, l’artefatto magico forgiato da Sauron, l’Oscuro Signore, attorno al quale ruota tutta la vicenda fantasy creata da J.R.R. Tolkien. 

L’oggetto, oltre a essere dotato di una volontà e di una “vita” propria, conferisce al suo portatore diverse abilità, tra cui quella che viene più evidenziata nei film è senza dubbio l’invisibilità. Vediamo infatti personaggi come Isildur, Sméagol (poi diventato Gollum), Bilbo e più avanti il protagonista Frodo diventare invisibili non appena indossano l’Anello. Un solo personaggio non subisce questo effetto: lo stesso Sauron. Vi siete mai chiesti come mai?

Innanzitutto, occorre chiarire che affermare che l’Anello conferisca il dono dell’invisibilità è una semplificazione. Quando una persona di razza mortale come uno hobbit o un uomo porta il gioiello al dito, la sua presenza non è percepibile agli occhi degli altri mortali. Tuttavia, come spiegato sia nei romanzi che nei film di Peter Jackson, non si tratta semplicemente di scomparire: il portatore viene letteralmente trasportato nel Mondo dell’Ombra, un reame invisibile alle persone comuni e abitato da spiriti e morti.

Nell’universo de Il Signore degli Anelli, alcune creature esistono sia nel mondo visibile che quello invisibile, come i Maiar, gli Stregoni e gli Elfi che hanno vissuto a Valinor, la dimora dei Valar. Altre, invece, esistono solo nel mondo invisibile, come ad esempio i Nazgûl: di fatto, quindi, chi indossa l’Anello diventa invisibile alle creature mortali, ma visibile a coloro che abitano il Mondo dell’Ombra, dei quali può anche scorgere la vera forma e il vero aspetto.

Questo ci spiega anche come mai Sauron non diventi invisibile nella scena in cui lo vediamo indossare l’Unico Anello. Come spiegato in un’intervista da Cory Olsen, un esperto di Tolkien, il motivo risiede nel fatto che l’Oscuro Signore, di fatto, non è un’entità fisica. Come sappiamo, Sauron è uno dei Maiar, gli spiriti immortali che hanno partecipato alla creazione del mondo, in seguito convertito al male. Come altri Maiar, aveva la facoltà di mutare il proprio aspetto, almeno fino alla perdita dell’Anello per mano di Isildur. Dopodiché non fu più in grado di assumere forma fisica per almeno mille anni.

Olsen precisa quindi che, nonostante Sauron possa manifestarsi e interagire con il mondo fisico, la sua entità è in realtà puramente spirituale. Per questo motivo, non sperimenta lo stesso effetto che subiscono i mortali quando indossano l’Anello: dato che il suo spirito, in quanto Maia, dimora già nel Mondo dell’Ombra, non può esservi trasportato per mano dell’artefatto.

Infine, c’è da precisare che Sauron non è l’unico nell’universo de Il Signore degli Anelli a sfuggire all’effetto dell’Anello. Benché sia assente nella trilogia cinematografica, tra i personaggi che ci vengono presentati direttamente da Tolkien c’è anche, ad esempio, Tom Bombadil, il quale non solo non sembra risentire dell’influenza del prezioso manufatto, ma è anche in grado di vedere Frodo quando egli lo indossa. Inoltre, con grande stupore degli hobbit, quando Tom indossa l’Anello non diventa invisibile. Tuttavia, Tolkien non ha mai chiarito la natura di questo enigmatico personaggio, dunque non possiamo sapere per quale motivo rappresenti un’eccezione. 

Fonte: Game Rant