Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, il primo indimenticabile capitolo della trilogia cinematografica di Peter Jackson, ha introdotto per la prima volta sul grande schermo la figura del Balrog, il mostruoso essere che dimora nelle profondità delle miniere di Moria la cui comparsa costrinse il popolo nanico alla fuga.
Negli eventi del film, il balrog noto come “Flagello di Durin” emerge dall’abisso sottostante il Ponte di Khazad-dûm per scontarsi con Gandalf e dando vita ad una delle sequenze più memorabili della saga. Sebbene questo sia l’unico presente in Il Signore degli Anelli, ulteriori balrog sono stati introdotti da J.R.R. Tolkien nelle sue opere. Ma cosa sono esattamente questi esseri?
In primis è bene sapere come Gandalf e i balrog condividano in realtà le stesse origini, le quali risalgono a prima della creazione del mondo. Entrambi sono infatti dei Maiar, spiriti divini creati da Eru Ilúvatar, entità che nell’universo di Arda creato da Tolkien equivale al dio cristiano. Nella gerarchia degli spiriti creati da Eru Ilúvatar per assisterlo nella creazione del mondo, ovvero gli Ainur, i Maiar sono secondi solo ai Valar, dei quali sono a loro volta vassalli.
I balrog sono in tutto e per tutto dei maia corrotti da Morgoth, il Valar precedentemente noto come Melkor, che si ribellò a Eru Ilúvatar diventando in seguito il primo Signore Oscuro della Terra di Mezzo. In un passo de Il Silmarillion possiamo infatti leggere quanto segue:
“Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza e gli rimasero fedeli anche quando cadde nell’oscurità; e altri in seguito ne corruppe, asservendoseli con menzogne e con doni ingannevoli. Tremendi tra questi spiriti furono i Valaraukar, i flagelli del fuoco che nella Terra di Mezzo furono chiamati Balrog, i demoni del terrore.”
La corruzione per mano di Morgoth costò ai maiar corrotti il loro aspetto angelico divenendo le bestie infuocate che conosciamo. Nel corso della Prima Era, dopo aver seguito l’Oscuro Signore su Arda, i balrog si radunarono insieme agli altri essere corrotti ad Utumno, la fortezza di Morgoth, dove furono posti alla guida dei suoi eserciti. In seguito alla Seconda Guerra delle Potenze, la maggior parte dei balrog perirono e i sopravvissuti si nascosero nelle profondità di Arda in attesa del ritorno di Morgoth.
In seguito alla sconfitta definitiva di Morgoth per mano dell’Esercito di Valinor durante la Guerra d’Ira, il balrog successivamente noto come “Flagello di Durin” riuscì a sopravvivere al devastante conflitto sfuggendo al furore dei Valar e trovando rifugio sotto le Montagne Nebbiose in prossimità di quello che sarà il regno nanico di Khazad-dûm, successivamente noto come Moria dopo il suo abbandono.
Dopo gli eventi della Prima Era, il “Flagello di Durin” tornò a manifestarsi solo durante la Terza Era risvegliato dai nani di Khazad-dûm i quali, come disse Gandalf, “hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità“. Il risveglio del balrog viene tuttavia mostrato nella serie Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, anticipando di qualche secolo la sua apparizione e spostandola di fatto nella cronologia della Seconda Era.
Cosa ne pensate? Eravate a conoscenza delle vere origini della creatura? Fatecelo sapere nei commenti!
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Foto: Prime Video
Fonte: ScreenRant
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