Il Signore degli Anelli, sapete cosa sono DAVVERO i cavalli dei Nazgûl?
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Il Signore degli Anelli, sapete cosa sono DAVVERO i cavalli dei Nazgûl?

Sono le prime cavalcature che vediamo usare dai terribili Nove e la loro origine è altrettanto oscura

Il Signore degli Anelli, sapete cosa sono DAVVERO i cavalli dei Nazgûl?

Sono le prime cavalcature che vediamo usare dai terribili Nove e la loro origine è altrettanto oscura

nazgul in il signore degli anelli: la compagnia dell'anello

Con l’arrivo su Prime Video della seconda stagione de Gli Anelli del Potere e l’annuncio di nuovo film della saga, si sono riaccesi i riflettori sul franchise de Il Signore degli Anelli. Sono tantissimi i dettagli che appassionano ancora oggi non solo i fan della trilogia di Peter Jackson, ma anche gli stessi lettori dei romanzi di J.R.R. Tolkien. Sono talmente tanti che qualcuno si perde qua e là, ma siamo qui anche per condividere con voi curiosità e retroscena sulla saga – come, ad esempio, che fine hanno fatto i personaggi dopo la fine della storia.

Un altro trivia interessante è quello legato ai Nazgûl, gli Spettri dell’Anello e fedeli servitori dell’Oscuro Signore Sauron. Come viene ben spiegato anche ne La compagnia dell’anello a Frodo e compagni, si tratta dei nove re degli uomini ai quali Sauron donò gli Anelli del Potere: ottennero grandi poteri e ricchezze, ma vennero anche corrotti al punto che la loro forma fisica si disperse e divennero spettri sotto il gioco dell’Unico Anello. Appartengono ad un regno di mezzo tra la vita e la morte e sono guidati dal Re degli Stregoni di Angmar, loro regno principale: appaiono più volte nel corso della storia, ma la prima volta li vediamo a cavallo mentre danno la caccia a Frodo e all’Anello, su e giù per la Contea.

Inizialmente, appaiono come figure ammantate a cavallo ed è proprio su questi animali che vogliamo concentrarsi. Vi siete mai chiesti cosa siano davvero i cavalli dei Nazgûl? Sorprendentemente, in realtà sono solo… dei cavalli! Non si tratta di creature come i feroci warg, ovvero i mannari selvaggi, cavalcati dagli orchi, nonostante nei film di Peter Jackson siano stati rappresentati come enormi bestie nere con gli occhi rossi. La verità sulla loro natura ci arriva invece dai libri e da alcuni specifici capitoli scritti da Tolkien.

Ne La Compagnia dell’Anello, Gandalf spiega che quei cavalli sono stati cresciuti e allevati per servire l’Oscuro Signore di Mordor, ma è solo in Le due torri che Eomer racconta a Gimli il retroscena sulle cavalcature. Accusato di aver aiutato Sauron, il cavaliere di Rohan spiega che un tempo il nemico ha tentato di comprare alcuni cavalli dal loro regno, ma i signori dei cavalli si sono rifiutati perché sarebbero stati usati per scopi malvagi. Sauron mandò così degli orchi a rubarli, ma solo quelli neri e non è un caso infatti che ce ne siano pochissimi di questo colore nelle pianure di Rohan.

Nei romanzi del Signore degli Anelli, i cavalli dei Nazgûl sono le uniche creature che non si spaventano al cospetto degli Spettri e questo dà la misura di come siano stati addestrati. Diverso invece il discorso per l’animale cavalcato dalla Bocca di Sauron, che viene descritto come ben altro che un semplice cavallo ma bensì una creatura con un teschio al posto della testa e fiamme negli occhi. Ne Il Ritorno del re il personaggio è presente solo in una scena tagliata, ma in quel caso è solo ricovero da un’armatura.

Conoscevate questa curiosità sul Signore degli Anelli? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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