Il Signore degli Anelli, secondo l’erede di Tolkien questo è il peggior film della trilogia (e forse non sarete d’accordo)
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Il Signore degli Anelli, secondo l’erede di Tolkien questo è il peggior film della trilogia (e forse non sarete d’accordo)

Simon Tolkien sembra avere le idee molto chiare sulla qualità del lavoro di Peter Jackson

Il Signore degli Anelli, secondo l’erede di Tolkien questo è il peggior film della trilogia (e forse non sarete d’accordo)

Simon Tolkien sembra avere le idee molto chiare sulla qualità del lavoro di Peter Jackson

il banner de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re

La trilogia de Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson ha terminato il suo ciclo sul grande schermo esattamente 20 anni fa. Un lasso di tempo che, oltre alla grande attesa suscitata all’epoca, ha permesso ai tre film di cementarsi ancora di più nell’immaginario collettivo dei fan della saga e non.

Oggi, grazie ad una recente intervista rilasciata in esclusiva per la BBC, è stato Simon Tolkien, figlio di Christopher e nipote di J.R.R. Tolkien, a svelare il suo parere sull’amata trilogia cinematografica, progetto capitanato dal regista neozelandese che ha compiuto la titanica impresa – tutt’altro che scontata – di portare sul grande schermo i tre seminali romanzi scritti dall’illustre romanziere e filologo.

A sorpresa, Simon Tolkien sembra nutrire alcune riserve sullo svolgimento dei film, arrivando anche a svelare quello che ha apprezzato di meno. Nell’intervista Simon ha spiegato come abbia particolarmente apprezzato il primo capitolo, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, il quale di prende del tempo per sviluppare i personaggi e le relazioni tra loro. Un film a combustione lenta che, a suo modo di vedere, sembra invece essere il maggior difetto del terzo atto, Il Signore degli Anelli: Il ritorno del Re.

Sebbene Il ritorno del Re sia il film più premiato della trilogia ed uno dei maggiori successi della storia del cinema dall’alto dei suoi 11 premi Oscar, Simon Tolkien non avrebbe infatti apprezzato il ristretto tempo dedicato alla costruzione dei personaggi in favore delle grandi sequenze di battaglia che sballottano l’azione in posti sempre diversi:

«Pensavo fosse il più debole dei tre… Il problema è che ci sono così tante cose in tanti posti che, a differenza de La Compagnia dell’Anello, dove tutti erano insieme nel viaggio, questo crea molta confusione su chi sta facendo cosa. […] Penso che ci siano cose meravigliose, ma mi sarebbe piaciuto tagliare molto di più dalle scene di battaglia e dagli effetti visivi, e ottenere un maggior sviluppo dei personaggi.»

Si tratta di sentimenti più o meno condivisi anche da gran parte del pubblico che nel dicembre del 2003 ammirò per la prima volta il film sui grandi schermi. Nonostante oggi sia considerato in maniera ancora più benevola, in quanto apice di un percorso iniziato con La Compagnia dell’Anello e Le due Torri, Il ritorno del Re venne considerato in alcuni casi troppo dipendente dagli effetti visivi e dalle grandi sequenze belliche, le quali in alcuni casi potrebbero aver tolto spazio alle interazioni tra i vari personaggi che si alternano nel film.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: CBR

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