Nel mondo de Il Signore degli Anelli, uno dei personaggi più enigmatici e saggi è Gandalf il Grigio, che guida la Compagnia dell’Anello attraverso i pericoli della Terra di Mezzo. Una teoria dei fan solleva però un dubbio interessante: e se Gandalf avesse nascosto un segreto a Frodo e agli altri compagni di viaggio? Sebbene sia noto per la sua vasta conoscenza e il suo ruolo di guida, ci sono indizi che suggeriscono che Gandalf potrebbe aver saputo più di quanto abbia mai rivelato.

Un momento cruciale in cui questa teoria prende piede riguarda l’ingresso nelle Miniere di Moria. Quando la Compagnia arriva davanti alle porte di Moria, scoprono un enigma scritto in Elfico: “Le Porte di Durin, Signore di Moria. Parla, amico, ed entra.” Gandalf, credendo che la parola magica per aprire la porta fosse “amico”, prova a dirla senza successo. Solo quando Frodo, dopo aver riletto l’enigma, chiede quale fosse la parola elfica per “amico” e Gandalf risponde “Mellon“, le porte si aprono. A questo punto, la domanda sorge spontanea: se Gandalf conosceva la parola, perché non l’ha detta fin dall’inizio?

Secondo alcuni fan, Gandalf avrebbe potuto risolvere l’enigma subito, ma ha scelto di non farlo. La teoria suggerisce che Gandalf fosse a conoscenza di ciò che si nascondeva dentro Moria e della minaccia del Balrog, una creatura antica e terribile che avrebbe messo in pericolo la Compagnia. Gandalf, dunque, avrebbe volutamente ritardato la soluzione dell’enigma per evitare di intraprendere il cammino verso il pericolo, forse con l’intenzione di proteggere i suoi compagni e dare loro la possibilità di scegliere un’altra strada. Nonostante i suoi timori, Gandalf non poteva ignorare Frodo e la sua domanda. Questo comportamento può essere interpretato come un segno che Gandalf stava cercando di bilanciare il suo istinto protettivo con il suo ruolo di guida.

Un altro elemento che rafforza questa teoria è il fatto che è stato Frodo, e non Gandalf, a risolvere l’enigma. Senza mettere in discussione l’intelligenza di Frodo, sembra improbabile che il giovane hobbit fosse in grado di risolvere l’enigma prima dello Stregone, che aveva una conoscenza ben più vasta della Terra di Mezzo. Alcuni suggeriscono che Gandalf, conoscendo la verità su Moria, avrebbe voluto che fosse Frodo a fare questa scelta, poiché, come portatore dell’Anello, era lui a dover prendere le decisioni finali. 

In effetti, Gandalf era consapevole dei pericoli che la Compagnia avrebbe dovuto affrontare. La lotta con il Balrog, la morte e resurrezione come Gandalf il Bianco sono tutti segnali di un sacrificio che il personaggio de Il Signore degli Anelli ha fatto per proteggere la Terra di Mezzo e guidare Frodo. La sua trasformazione in Gandalf il Bianco, che gli conferisce maggiore saggezza e potere, potrebbe anche essere vista come una conseguenza diretta di quella scelta di non rivelare subito la risposta al enigma.

Alla fine, attraversare le Miniere di Moria si rivela la scelta giusta. Nonostante i pericoli, la Compagnia è riuscita a superare le difficoltà e a proseguire nel loro viaggio verso Mordor. La teoria suggerisce che Gandalf, pur avendo nascosto un segreto importante, abbia sempre agito per il bene di Frodo e della Terra di Mezzo, mettendo da parte il suo ego e lasciando che fosse il portatore dell’Anello a scegliere la strada da percorrere.

Tutto questo aggiunge una nuova dimensione al suo personaggio, rendendo il suo comportamento ancora più complesso e interessante. Anche se non c’è una prova definitiva di questo segreto, gli indizi lasciati nel corso della storia invitano i fan de Il Signore degli Anelli a riflettere sulle sue vere intenzioni e sulla saggezza che ha guidato ogni sua azione.

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Foto: Warner Bros.