Il Signore degli Anelli, una teoria su Gandalf risolve il "problema delle aquile" una volta per tutte
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Il Signore degli Anelli, una teoria su Gandalf risolve il “problema delle aquile” una volta per tutte

Secondo un'interessante ipotesi, abbiamo sempre capito male la frase più famosa dello Stregone Grigio

Il Signore degli Anelli, una teoria su Gandalf risolve il “problema delle aquile” una volta per tutte

Secondo un'interessante ipotesi, abbiamo sempre capito male la frase più famosa dello Stregone Grigio

signore degli anelli gandalf

Quando si parla de Il Signore degli Anelli, i detrattori della saga di solito fanno molta ironia su un punto in particolare: «Ma perché Gandalf non ha semplicemente usato le aquile per raggiungere il Monte Fato, invece di spedire due Hobbit in missione?». La risposta semplice è una: perché altrimenti non ci sarebbe stato alcun libro da leggere o film da guardare, fa parte delle logiche della narrazione ed è giusto che sia così. Una intrigante teoria – non così assurda come quella secondo cui Biancaneve e i sette nani sarebbe un sequel della saga di Tolkien – approfondisce ancora la questione.

Secondo un’ipotesi che circola infatti da diverso tempo, lo Stregone Grigio in realtà aveva pianificato di sfruttare le potenti aquile della Terra di Mezzo. Nella trilogia di Peter Jackson, abbiamo visto Gwaihir salvare Gandalf dalla torre di Saruman, per poi rispuntare alla fine de Il Ritorno del Re in tempo per affrontare i Nazgûl fuori dall’Oscuro Cancello e soprattutto salvare Frodo e Sam dopo la distruzione dell’Unico Anello.

Il piano per sfruttarle c’era, quindi, ma non sarebbe riuscito a metterlo in pratica. Ne La Compagnia dell’Anello, l’obiettivo di Gandalf era in realtà raggiungere le Montagne Nebbiose e chiedere l’aiuto delle aquile per portare Frodo al Monte Fato, ma a impedirlo ci ha pensato il Balrog. Gandalf il Grigio è infatti precipitato nelle profondità delle Miniere di Moria e tanti saluti quindi al suo piano segreto.

Tuttavia, questo sostiene la popolare teoria, lo Stregone avrebbe provato ad avvertire gli altri delle sue intenzioni proprio prima di sparire nell’oscurità: la sua celebre frase «Fly, you fools!» (tradotta in italiano con «Fuggite, sciocchi!») sarebbe insomma stata interpretata male. Gandalf non voleva solo dire loro di scappare, ma letteralmente di portare a termine la missione volando!

Certo, per essere un Istari di secolare saggezza – forse già apparso anche nella prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – se fosse stato così, avrebbe potuto anche essere meno criptico e dire le cose chiaramente. Ma a questo il diretto interessato probabilmente risponderebbe così:

Uno Stregone non è mai criptico o troppo chiaro, dice precisamente quello che intende dire.

Voi cosa ne pensate? Tralasciando gli evidenti motivi drammaturgici, è plausibile che Gandalf stesse veramente pensando di usare le aquile e che abbiamo sempre capito male quella frase? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: MovieStills

Fonte: Grunge

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