È passato ormai parecchio tempo da quando è emersa la notizia che il regista italiano Luca Guadagnino fosse al lavoro su un suo adattamento de Il Signore delle Mosche, romanzo dello scrittore britannico William Golding del 1954 e già protagonista sul grande schermo.
A rivelarli è Lindsey Anderson Beer, un nome che in questi giorni stiamo sentendo molto spesso. La sceneggiatrice e regista sta per approdare in streaming con il prequel di Pet Sematary, ma in cantiere ha anche il remake di Sleepy Hollow e quello di Bambi (come sceneggiatrice). A questi va aggiunto il ruolo da produttrice per la nuova versione cinematografica di Lord of the Flies, diretta proprio dal regista di Chiamami col tuo nome e soprattutto Suspiria.
Parlando con Collider, la produttrice ha rivelato che Guadagnino ha intenzione di approfondire alcuni degli aspetti più spaventosi dell’originale romanzo: «Si appoggia moltissimo all’horror psicologico ed è così ricco di drammaticità, come ci si aspetterebbe da uno come lui – ha detto la Anderson Beer del nuovo progetto -. Ma sarà spaventoso, ti dà così tanto disagio leggerlo, e penso che sarà una versione più attuale rispetto a quelle che abbiamo visto prima».
Il riferimento è ai due film adattamenti già realizzati de Il Signore delle Mosche: il primo risale al 1963 ed è stato diretto da Peter Brook, il secondo invece è del 1990 per la regia di Harry Hook. Nel 2018 ne è stato realizzato un remake al femminile intitolato Ladyworld, nel cui cast figura anche Maya Hawke. Inoltre, di recente è stato annunciato che verrà prodotta anche una nuova serie tv basata sul romanzo. Sul piccolo schermo fino ad oggi è uscita solo una serie, The Society, distribuita da Netflix e liberamente ispirata non solo al libro di Golding, ma anche alla fiaba del pifferaio di Hamelin.
Per chi non conoscesse la storia, Il Signore delle Mosche racconta di un gruppo di bambini di età diverse che si ritrovano su un’isola deserta. Tentano di sopravvivere e di darsi un’organizzazione “adulta” per gestire le cose, ma ben presto alcuni cedono a primordiali istinti di violenza che arrivano a provocare orribili tragedie, specie considerando la giovanissima età dei protagonisti. Il classico di William Holding è una riduzione ai minimi termini della società negli anni post Seconda Guerra Mondiale, quando ancora i fantasmi dei totalitarismi non erano stati del tutto scacciati.
Non c’è ancora una data di uscita o di inizio riprese per il film di Luca Guadagnino, che nel frattempo è impegnato anche sul remake di Scarface.
Foto: MovieStills – Jacopo Raule/FilmMagic
Fonte: Collider
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