Yaguine e Fodè, e Rocco e Thabo. Due coppie di grandi amici, due viaggi difficili, due destinazioni diverse e un’unica speranza di una vita migliore. I primi due sono ragazzi guineani che partono dal loro paese alla volta di Bruxelles per consegnare una lettera, scritta di loro pugno, al Parlamento Europeo. Una richiesta di aiuto per far conoscere a tutti la vita senza diritti che conducono i bambini africani. Rocco e Thabo, invece, intraprendono un viaggio nella direzione opposta. Partono dall’Italia e si dirigono in Africa, dove Thabo spera di tornare dalla sua famiglia dopo essere rimasto deluso dalle false promesse di un allenatore di calcio. A seguirlo in questa avventura il suo grande amico Rocco, che vuole lasciarsi alle spalle un’infanzia difficile fatta di soprusi.
Due storie, la prima vera e la seconda ispirata alla realtà, forti e toccanti, dense di valori e significati che si intrecciano ne Il sole dentro, un film descritto dal direttore della fotografia Giovanni Cavallini come «aciutto e senza fronzoli». Addirittura, il regista Paolo Bianchini ha dichiarato di non aver voluto dare alcuna impronta estetica cinematografica: «volevo solo occhi e orecchie che seguissero, senza distrazioni, storie vere o frammenti di queste».
Anche i protagonisti de Il sole dentro hanno mostrato il loro entusiasmo e la loro gioia per aver preso parte ad un progetto così importante: «Paolo ha fatto moltissimo – dichiara Angela Finocchiaro – ha saputo comunicare una grande e solida motivazione e un grande entusiasmo. In questo modo è riuscito a coinvolgere tutti noi». Dopo di lei, anche Francesco Salvi, Diego Bianchi e Giobbe Covatta hanno speso parole di gratitudine per il regista che li ha coinvolti in questo progetto rendendoli partecipi di storie così toccanti.
«Abbiamo vissuto realmente nel Sahara a 50 gradi, le condizioni di ripresa erano proibitive, non avevamo nemmeno la corrente elettrica – dichiara Bianchini – ma percorrere la Strada delle Scarpe e “toccare con mano” queste storie vere ci ha dato ancora più forza per continuare il nostro progetto.»
Il sole dentro; la pellicola infatti, è solo una parte di un progetto più ampio che vede coinvolte le scuole e i ragazzi di tutta Europa, i quali, attraverso le loro lettere, vogliono sensibilizzare il Parlamento Europeo sulle tematiche delle carte dei diritti dell’uomo e dei bambini. «Oggi siamo in un mondo di primi della classe – dichiara il regista – in cui i secondi non contano. Così non possiamo continuare. Dobbiamo cercare di collaborare gli uni con gli altri. Nel nostro piccolo vogliamo cercare di unire i ragazzi delle nostre scuole con quelli del Sud del Mondo. Vogliamo cercare di trasmettere cultura e conoscenza come primo passo di un riconoscimento e di un’autonomia che possa aiutarli a svilupparsi e ad andare avanti».
Il Sole dentro sarà in sala dal 15 novembre, di seguito il trailer del film:
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