Il Trono di Spade 3: si riparte con i draghi! Il recap dell'episodio Valar Dohaeris
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Il Trono di Spade 3: si riparte con i draghi! Il recap dell’episodio Valar Dohaeris

Partenza in grande stile per la season 3: ottimi effetti speciali e faccia a faccia tesissimi

Il Trono di Spade 3: si riparte con i draghi! Il recap dell’episodio Valar Dohaeris

Partenza in grande stile per la season 3: ottimi effetti speciali e faccia a faccia tesissimi

Dopo quasi un anno di attesa torna l’inverno in casa HBO, con la titanica impresa di tradurre in serie l’immenso volume Tempesta di Spade della saga di George R.R. Martin: Il Trono di Spade si presenta ai nastri di partenza della terza stagione arricchito di giganti, scorpioni magici e soprattutto di una sigla rinnovata: Winter has come, gioite da Winterfell a King’s Landing!
Ma com’è stata questa tanto attesa première? Ebbene, si riprende esattamente da dove ci si era fermati, oltre la Barriera e nel pieno dell’avanzata dei white walkers, con Jon Snow finalmente al cospetto di Mance Rayder, che nel sondare le sue reali intenzioni di agente sotto-copertura ci ricorda ancora una volta quanto il bastardo di Ned Stark ci tenga ad essere un eroe. Mance ha i giganti (!) e il sesso è contemplato (!): vedi un po’ tu, Jon Snow.

Nel frattempo, dopo la battaglia di Acque Nere, a King’s Landing continua il tipico lovefest della famiglia Lannister, con un intenso faccia a faccia tra Cersei e lo sfigurato Tyrion – dopo il tentativo fallito del suo assassinio – e un faccia a faccia ancora più teso tra Tywin e Tyrion, durante il quale una volta per tutte viene chiarito che esistono un Lannister di serie A e un Lannister di serie B.
Le cose non si prospettano favorevoli neanche per i nuovi acquisti del Team Joffrey: la sua nuova promessa Margaery aiuta gli orfani, è dedita alla carità e non piace alla regina madre, che le invidia i vestiti: sappiamo tutti come è finita per Lady Diana, e il Principe Carlo non era un sadico come Joffrey.
Altro sopravvissuto alla tremenda battaglia della scorsa stagione è Sir Davos, che in un impeto di fedeltà riesce a farsi riportare al cospetto del suo re, Stannis Baratheon: ormai distrutto e totalmente plagiato da Melisandre, ha fatto del rogo una passione e sbatte il cavaliere nelle segrete.

Non va meglio ai lupi: Robb “King in the North” Stark si vede costretto a rinchiudere la madre per aver lasciato fuggire Jamie Lannister, mentre Sansa si affida a Ditocorto per fuggire da King’s Landing… Anche se la testa dell’ultimo Stark che si è fidato di lui sta ancora marcendo su una picca.
Ma ovviamente: dragonnnsss! Una bellissima sequenza digitale mostra i tre draghi di Daenerys volare intorno alla nave della Khaleesi in rotta per Astapor alla ricerca di un esercito da acquistare: gli Immacolati sono schiavi-soldati che si sono guadagnati lo scudo uccidendo infanti, dei validi sostituti al decimato khalasar (che soffre il mal di mare).
Qui avviene il primo grande crossover tra Westeros ed Essos: Sir Barristan Selmy, umiliato da Joffrey nella prima stagione, offre i suoi servigi a Dany, salvandola dall’ennesimo attentato degli stregoni di Qarth.
Un ritorno in grande stile, il cui titolo risponde al “Valhar Morghulis” che aveva chiuso la scorsa stagione: alcune importanti pedine sono rimaste nascoste, ma i grandi giocatori sono già tutti al tavolo. All in.

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