Dimenticatevi il divisivo finale: la scena più odiata dall’autore di Il trono di spade George R.R. Martin non è la morte di Daenerys Targaryen, né l’incoronazione di Bran Stark come nuovo re di Westeros. Di tutte le otto stagioni del famoso show HBO, l’autore ha eletto una sequenza davvero improbabile come il momento da lui più detestato.

Si tratta della battuta di caccia presente nel sesto episodio della prima stagione, la stessa che segna la fine di re Robert Baratheon, spianando poi la strada al conflitto tra le famiglie Lannister e Stark. E il motivo, come lo scrittore ha rivelato nel libro dietro le quinte Fire Cannot Kill a Dragon, non è narrativo, bensì… storico.

«È la scena che mi piace di meno di tutta la serie, di tutte le otto stagioni: re Robert va a caccia – ha spiegato Martin -. Nei libri, Robert parte, poi veniamo a sapere che è stato attaccato da un cinghiale, viene riportato a palazzo e muore. Di fatto, quindi, non ho scritto una vera scena di caccia. Ma so benissimo come sarebbe stata una battuta di caccia reale! Ci sarebbero state almeno cento persone, dei padiglioni, i cani, i cacciatori, il suono del corno… è così che un re va a caccia! Non se ne va certo a zonzo nel bosco con tre suoi amici aspettando di incappare in un cinghiale. Abbiamo davvero fallito in termini di budget, ma a quel punto non ci potevamo permettere cani o padiglioni».

In effetti, la prima stagione de Il trono di spade aveva possibilità molto più modeste, soprattutto se paragonata agli incredibili effetti visivi delle ultime. Ma certo, spedire l’uomo più importante di Westeros a caccia nella foresta, in compagnia soltanto del fratello Renly, di Sir Barristan Selmy e dello scudiero Lancel Lannister può essere considerata una vera e propria ingenuità da parte degli autori.

E voi che ne pensate? Qual è la scena che più avete detestato, in tutto Il trono di spade?

Fonte: Den of Geek
Foto: GettyImages / Jeff Kravitz